Sudore, polvere, spogliatoi umidi, cameratismo, battute pesanti, e dopo birra condivisa, a fiumi. Su tutto, la passione, quella vera, tipo quella che ti porta su un rettangolo fangoso e gelido dopo otto ore di lavoro. Ma che ci importa. Domenica affrontiamo il Cortona… E’ il calcio dei campionati dilettanti, bellezza!
A capo di tutto questo, ti aspetteresti il tipico boss, un po’ padre, un po’ confessore che dispensa consigli ai suoi “ragazzi” sulla vita, su come andare in campo e come trattare la fidanzata. E invece no, proprio no, ti trovi davanti una giovane donna, ma una donna “tosta”, abituata a vincere in ambienti competitivi come quello dell’impresa e sempre a contatto, scontro e incontro, con colleghi maschi. Ti trovi davanti l’unico presidente donna di una squadra di calcio maschile della provincia di Arezzo, l’ASD Soci Casentino 1930, da quest’anno in Promozione. Le maglie verdi super vincenti.
The green is the new black…
Stiamo parlando di Chiara Canaccini, manager responsabile dell’area marketing del gruppo CEG e da quest’anno, presidente (o presidentessa?) del Soci, paesone attaccato a Bibbiena, e non provate a chiamarlo “frazione”. L’anno scorso Chiara era vice, uguale: campionato vinto sottogamba e salita in Promozione. Quest’anno, Chiara è presidente, uguale: si punta dritti a salire in Eccellenza… Il lavoro e gli sforzi di Chiara sono supportati e agevolati da un team giovane e motivato di cui fanno parte Simone Calvelli, vicepresidente, Andrea Lauri, ds e il mister Nicola Occhiolini.
Allora, Chiara, sei il presidente di una squadra di calcio maschile?
«In azienda ho sempre lavorato con donne e tanti uomini, ma devo dire che questo mondo è ancora un po’ troppo maschilista. Forse non sono ancora abituati ad avere un presidente donna che va oltre i soliti stereotipi a cui siamo abituati.»
Hai preso questo incarico con grande determinazione…
«Certo, sta quasi diventando un secondo lavoro! Ma se si vogliono raggiungere dei risultati, non c’è che la strada dell’impegno e del lavoro duro, nelle aziende come in una società sportiva. Io cerco di infondere nei ragazzi la voglia di primeggiare e di vincere, sempre, svolgendo il ruolo di motivatrice di tutto il gruppo. Sto seguendo la squadra nella preparazione e sarò in tribuna ad ogni partita, trasferte incluse.»
Dopo quanto fatto di importante l’anno scorso, l’obiettivo è continuare a vincere?
«Si, inutile negarlo, puntiamo a salire ancora di categoria, in Eccellenza. E per questo la squadra è stata rinforzata con giocatori di categoria superiore, come per esempio Rubechini, ex Arezzo»
La tua nomina ha coinciso anche con un profondo cambiamento societario.
«Sì, la società si è davvero molto rinnovata. La gestione è completamente diretta dalla CEG che è anche lo sponsor unico. Oltre alla prima squadra gestiamo quella juniores che punta a fare bene nel suo campionato regionale di categoria.»
C’è una partita particolare quest’anno, quella con il Bibbiena…
«Si, è la Partita con la P maiuscola. Sarà l’occasione perfetta in cui l’abitudine di vincere che cerco di trasmettere alla squadra, non dovrà assolutamente mancare.»
Bene. Uomini o donne, l’importante è essere “tosti” e cercare sempre, lealmente e con impegno, di vincere. Tranquilli, Chiara fa parte della categoria…
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REDAZIONE
Preparata, attenta, fuori dagli schemi e con una gran voglia di raccontare la nostra città; la Redazione e i suoi articoli su Arezzo, in perfetto stile WEARE…