In questo periodo preciso dell’anno la città si tinge dei colori delle bandiere dei quattro quartieri della Giostra del Saracino. A Porta San Lorentino spiccano i colori giallocremisi, ai Bastioni il giallo e il blu, se arrivate poi a San Giusto trovate la croce bianca su sfondo verde ed infine se salite verso il Prato vedrete sventolare i colori rosso e verde. Piazza Grande è allestita, sulla lizza già cavalli e giostratori pronti a sfidare il buratto: ci siamo, è Giostra! Ma molti di voi sanno che questa tradizione che arricchisce la nostra città dal 1931 viene raccontata in ogni momento dalla voce della Giostra, l’Araldo, precisamente Francesco Sebastiano Chiericoni.
L’Araldo partecipa a tutti gli eventi in calendario dell’anno giostresco, ma la parte più complessa si ha nel periodo pre Giostra. Tutto inizia con l’Estrazione delle carriere.
“Ci sono davvero tante cose da annunciare e da ricordare durante l’Estrazione delle carriere, poiché il palinsesto è molto lungo e complesso.” Spiega Francesco Sebastiano: “Poi c’è la Bollatura dei cavalli, che è una cerimonia molto particolare perchè ogni volta possono cambiare i protagonisti che sono i cavalli. Che dire… La famosa gaffe è più facile farla durante l’Estrazione delle carriere o la Bollatura che non in Giostra!”
La mattina della Giostra, prima di entrare in Piazza Grande, l’Araldo ha il compito di leggere il Bando, prima in comune e poi nei quattro Quartieri.
“Si inizia in Comune, senza microfono, e questa è la parte più tosta dal punto di vista emotivo. Posso ammettere di avere un po’ l’ansia da Bando perchè è il momento in cui mi trovo a stretto contatto con le persone, tutti ti ascoltano, sei tu l’unico protagonista.”
Ma chi da bambino non ha mai provato ad imitarlo, intonare la disfida o un punteggio? Anche Francesco Sebastiano lo ha fatto: “Da piccolo in casa prendevo la pergamena e imitavo il mio babbo e poi tra il 1999 e il 2000 sono stato chiamato dalla Magistratura per fargli da Vice, anche se, i primi anni, non in forma del tutto ufficiale. Così anno dopo anno, iniziai a provare. Il primo annuncio che feci fu l’ingresso in Piazza dei Musici, la volta dopo annunciai anche gli Sbandieratori e così via aumentando di Giostra in Giostra.”
Francesco Sebastiano Chiericoni ha poi esordito come Araldo nella Giostra del settembre 2014.
“Il momento più emozionante è la disfida! – racconta Francesco Sebastiano – con tutta la Piazza che ti ascolta in religioso silenzio. Terminata questa poi si parte con le Carriere e in ogni Giostra è un’emozione diversa.”
Ci vuole esperienza, come in tutte le cose. Fare l’Araldo non è semplice, ma Francesco ha al suo fianco la giusta guida, suo padre Gianfrancesco Chiericoni.
“Il mio babbo mi ha insegnato tutto mi ha tramandato tutta la sua esperienza, mi ha insegnato a stare sempre attento e ad osservare tutto. Quando sei lì devi saper leggere l’umore della piazza, ascoltarla. E’ una cosa molto particolare, difficile da farvi capire. Anche se la Giostra ha sempre lo stesso palinsesto, è imprevedibile, non sai mai cosa può accadere ed è anche questo il bello della nostra splendida manifestazione!”
Così sopra alla colonna infame l’Araldo introduce tutte le figure della manifestazione, trasmette emozioni vere, da pelle d’oca quando recita la disfida e ci fa battere il cuore a mille quando sta per leggere il punteggio. Il fulcro di tutto, la voce narrante. “Con un ruolo come questo ti distacchi da tutte le altre realtà, ma così impari a vivere ogni Quartiere nelle sue caratteristiche. Si può fare l’Araldo così come ogni figura della Giostra, solo se si è davvero appassionati alla manifestazione, anche solo per il tempo e l’attenzione che è necessario dedicargli.”
Di generazione in generazione, il ruolo dell’Araldo continuerà nella famiglia Chiericoni?
“Mio figlio non vuole fare l’Araldo, il suo sogno è diventare un Giostratore e se un giorno questa cosa si potesse realizzare ne sarò felicissimo perchè se si ama la Giostra, si deve amare la tradizione e l’aretinità in ogni sua sfaccettatura!”
di GIULIA BASAGNI
GIULIA BASAGNI
Avete presente la sensazione di un fiume in piena, che niente e nessuno è in grado di fermare?
Ecco questa sono io, Giulia Basagni, 26 anni, laureata in Comunicazione, media e giornalismo, piena di energia e vitalità.
Pronta ad accogliere ogni avventura a braccia aperte, curiosa, affascinata dai nuovi spazi e con gli occhi attenti a guardare oltre.