Passeggiando per Piazza Grande non puoi che imbatterti in lui, nel ristorante per eccellenza di Arezzo: Il Mattarello. La proposta gastronomica del Mattarello nasce ufficialmente dalla tradizione culinaria della famiglia Maggini nel lontano 1986, anno di genesi del ristorante e pizzeria “La Capanna” nel paese di Falciano. L’affermazione nel corso degli anni dello storico locale e della propria cucina, fatta di tradizione e sapori tipicamente toscani, spingono i proprietari a trasferirsi nel centro di Arezzo, a Borgo Santa Croce, dando vita nel 2012 al primo Mattarello. Quattro anni più tardi la definitiva affermazione del ristorante con il trasferimento nella suggestiva Piazza Grande, all’interno di un antico palazzo signorile del periodo rinascimentale utilizzato come residenza privata dal vescovo di Arezzo nel XIII secolo. Il locale odierno dispone di due sale distinte e separate, ideali per cene private e qualsiasi tipo di ricorrenza, e di uno spazio esterno immerso nell’incantevole atmosfera della città aretina ai piedi della piazza, il quale offre la possibilità di godere di un’esperienza gastronomica unica tra palazzi storici e scorci emozionanti.
Ciò che al Mattarello vi è offerto è la sperimentazione unica in cui la tradizione della cucina Toscana si mescola alla qualità degli ingredienti del territorio volti alla ricerca di nuovi piatti dai sapori incomparabili ed autentici.
La passione, la cura, la dedizione riversate nella selezione delle materie prime dei produttori locali nella scelta delle migliori cantine del territorio e nel trasmettere quei valori di famiglia appartenenti alla migliore arte culinaria del passato rappresentano i pilastri del pensiero gastronomico del Ristorante. La selezione dei vini, curata personalmente dal proprietario e Sommelier Alessio Maggini, comprende le migliori etichette italiane con alcuni prodotti internazionali ricercati.
La carta del Ristorante è costruita sul rapporto fiduciario e collaborativo con le piccole medie cantine del territorio che lavorano con estrema passione producendo vini di altissima qualità e riponendo particolare attenzione al rispetto dell’ambiente circostante. La selezione al bicchiere dei vari prodotti permette di creare il miglior accostamento con i piatti di Terra e di Mare, esaltandone il gusto ed il sapore.
La concezione di esperienza gastronomica si inspira alla genuinità e alla freschezza della cucina mediterranea, in un connubio di sapori e colori che si fonde con la tradizione della Toscana. Sapori e tradizioni vengono espressi attraverso la scelta dei migliori ingredienti selezionati con i produttori aretini, i grandi vini delle cantine del territorio ed un’elaborata preparazione della pasta e della pasticceria. Il menù racchiude il gusto tipico della cucina tradizionale con accostamenti e rivisitazioni moderne tutte da scoprire ed assaporare.
Studiato per offrire una proposta culinaria duttile e variegata con piatti tradizionali e moderni preparati con prodotti freschi del territorio, le proposte di Terra e di Mare del Mattarello sono frutto di una accurata ricerca e sperimentazione dei diversi ingredienti, i quali vengono interpretati in maniera originale per dare vita a nuove creazioni tutte da scoprire. Particolare attenzione è rivolta alla scelta delle carni e alla preparazione totale della pasta fresca e della pasticceria, senza tralasciare la freschezza del pesce. Il menù si completa con la proposta della classica pizza, preparata interamente con impasto fatto in casa, figlio di una tradizione lunga trenta anni. La suggestiva cornice di Piazza Grande ed il fascino della storia aretina corredano e completano l’esperienza culinaria del Mattarello con un’atmosfera unica, tutta da assaporare.
facebook: @IlmattarelloRistorante
tel. 0575 21199
di RICCARDO BUFFETTI
RICCARDO BUFFETTI
“Ah l’amor che move il sole e l’altre stelle…” Il romanticismo è una delle chiavi della mia scrittura, passione nativa del mio essere. Più avanti si sono aggiunte, ahimè, quelle sportive che ne hanno preso il sopravvento soprattutto su ambito lavorativo. Bilancia ascendente Scorpione di quell’ottobre del ‘93. Scrivo per cercare l’emozione, parlo per raccontarle.