È tra i wine blogger più seguiti d’Italia con una pagina Instagram, Hipster Wine (@hipster_wine), che conta oltre 18.000 follower. Al Vinitaly si è aggiudicato un prestigioso premio per il suo “stile che permette al lettore di avere le informazioni essenziali ed emozionali in poche battute”. È un comunicatore e un divulgatore di notizie su prodotti, gusti e tendenze dell’affascinante mondo del vino. Stiamo parlando di Thomas Taddeo, giovane aretino che sta spopolando sul web con il suo blog Instagram nel quale, come se fosse un diario fatto di immagini e parole, riporta tutte le esperienze legate al suo lavoro nonché sua grande passione.
Si è avvicinato all’enogastronomia grazie ai suoi genitori che da sempre lavorano nel settore, attualmente proprietari del ristorante 238 Fish and Wine di Arezzo, e oggi gira l’Italia per cantine, vigneti, aziende, eventi e degustazioni che poi racconta sui social. Definisce il vino “varietà, territorio e passione del produttore”, e basta scorrere giusto qualche post sulla sua pagina per capire come per lui ogni incontro con una bottiglia di vino si trasformi in un gesto unico e pieno d’amore.
Thomas, raccontaci come è nata l’idea del progetto Hipster Wine!
«Nasce nel dicembre 2017 dopo un’esperienza da redattore in Toscana per una nota rivista enogastronomica online, per voglia di condividere, per stimolo e soprattutto per un desiderio di crescita personale. L’idea era quella di raccontare le mie degustazioni, le mie esperienze tramite dei contenuti fotografici e didascalici. Instagram era la piattaforma del momento e io mi ci sono letteralmente tuffato… È da lì che tutto è iniziato.»
La tua pagina Instagram ha un nome originale e attuale, che rispecchia il tuo stile e il tuo approccio. Oggi quanto è importante il ruolo dei social nella promozione del vino?
«Per me è stato facile dare un’impronta alla pagina, ho scelto semplicemente di essere me stesso. Rispecchia la mia identità e il mio carattere, che poi sfocia nella mia comunicazione semplice e senza tecnicismi. Il ruolo dei social nella promozione del vino è fondamentale! Sempre più le aziende vitivinicole italiane credono nel progetto digitale.»
Come scegli i prodotti da raccontare e far conoscere e quali sono gli assaggi che porti nel cuore?
«I prodotti che racconto sono tutti selezionati dopo una serie di assaggi nelle cantine stesse o nella mia sala di degustazione. Sono sempre vini che scaturiscono in me delle emozioni positive, poi sta a me e al prezioso lavoro di Sara Coleschi, fotografa aretina, valorizzarli con testi e fotografie. Gli assaggi che porto nel cuore sono numerosi: le prime recensioni e i primi viaggi fuori dalla Toscana sono sicuramente quelli che non dimenticherò mai.»
Credits Sara Coleschi
Grazie al tuo lavoro hai la fortuna di viaggiare e incontrare tante realtà, cosa pensi dell’Italia del vino, sia dal punto di vista dei produttori che dei consumatori?
«Il panorama vitivinicolo italiano è molto variegato e questo è bellissimo. Noto con piacere un innalzamento della qualità di base dei prodotti, una maggiore attenzione ai dettagli, sia in cantina che fuori, ed emerge la volontà di ogni singolo produttore di raccontarsi attraverso una bottiglia di vino per renderla unica. Per quello che riguarda i consumatori si sta affrontando un percorso di crescita, l’appassionato si documenta molto tramite internet, è curioso, si approccia agli eventi e alle fiere, fa domande ai produttori e frequenta corsi da sommelier. Tutto ciò fa bene al settore!»
Cosa ti ha dato più soddisfazione professionale finora e quali sono i tuoi progetti per il futuro?
«Sono molto contento del mio percorso, in poco tempo mi sono tolto soddisfazioni che non avrei mai immaginato, mi è stato chiesto di raccontare le mie degustazioni davanti ad un pubblico di esperti e ho notato che la mia opinione sta acquistando sempre più valore. Vincere il premio a Vinitaly per la miglior comunicazione social, essere inserito tra i migliori influencer italiani e la prima collaborazione in Francia sono obbiettivi che un anno fa non avrei mai pensato di raggiungere. Allo stesso tempo sono una persona che non si ferma mai, curiosa e mai soddisfatta quindi cerco nuovi traguardi e nuovi stimoli per alzare sempre di più l’asticella. Continuerò a studiare il mondo del vino e magari con l’accumulo di un po’ di esperienza mi piacerebbe scrivere un libro…»
di CLAUDIA DI BERNARDO
CLAUDIA DI BERNARDO
Classe ’81, nata ad Arezzo. Laureata in Scienze della Comunicazione, oggi social media manager e copywriter… a casa, in ufficio, in treno, in spiaggia e ovunque ci sia una connessione.
Appassionata di fotografia, di viaggi, di musica e del buon cibo, sa che c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare, da scoprire e di cui stupirsi.