Osteria o ristorante? Spesso questo è un dilemma che ci assilla… Per fortuna abbiamo trovato il modo di risolverlo, rifugiandoci in due semplici parole: Tortello Divino. È qui infatti che risiede il giusto equilibrio…
Ci sono tutti a sedere, da una parte Francesco Petrarca, da un’altra Giorgio Vasari, mio c’è anche Guido Monaco. É un posto che sicuramente gli sarebbe garbato.
Era il 16 febbraio del 2014 quando in piazza della Badia, ad Arezzo, nacque un locale dove oggi si possono mangiare specialità culinarie… divine! Una storia quella di Tortello Divino, legata al mondo della ristorazione da generazioni di osti di sala.
Così Francesco decide di lasciare il mondo della notte e buttarsi in questa nuova avventura affiancando la madre Fernanda e il padre Gianfranco, che già stavano portando avanti il locale.
“Un’arte vera e propria che deve far star bene più persone, dai caratteri e gusti infinitamente diversi.”
Un nome dettato da una scelta fondamentale, la passione per la pasta fresca e per il tortello, che nella cucina di Francesco diventa semplicemente divino, abbinato ad una giusta cantina attentamente selezionata: “Un nome che abbiamo scelto io e mia moglie, sei anni fa, perché in città non c’erano locali che puntassero su questo tipo di piatto.”
Dal più classico, quello di patate, che è nel menù da sempre, a quelli più speciali, alla carbonara, alla zucca con la fonduta di parmigiano e la pancetta croccante (richiestissimo!) e tanti altri per deliziare ogni tipo di palato, sempre in base alla stagionalità e ai prodotti del momento.
Non solo primi ovviamente; nella carta sono presenti antipasti e secondi di carne, tutti con un unico comune denominatore: la Toscana e Arezzo, i sapori della tradizione, dove le materie prime sono accuratamente scelte e provengono da botteghe della città. Ovviamente si aggiunge a tutto questo buon cibo, il vino, l’altra grande passione di Francesco.
Al Tortello Divino non si sono perse le tradizioni, molte sono le stesse che usavano le nonne quaranta anni fa, come quella dei sughi o la ricetta dei crostini neri con i fegatini.
“Continuiamo a portare avanti le ricette di mia nonna che faceva la cuoca. Piatti che piacciono ancora. Sono sapori autentici e tradizionali.”
Appena si varca la porta del Tortello Divino si respira l’aretinità; i tavoli apparecchiati in stile rustico ti fanno davvero sentire come a casa. Un ambiente familiare, insomma, voluto e ricercato da Francesco e dai suoi genitori che sono la forza del ristorante.
L’arrivo di Francesco a Tortello Divino ha portato una ventata di aria fresca. Con lui si è sviluppata l’idea di organizzare dei piccoli catering esterni al ristorante per eventi e pause pranzo. Ma questo è solo l’inizio; nei prossimi mesi ci saranno altre importanti novità, ma ve le racconteremo più avanti…
“Franci alò! M’è presa fame! Fammi un tortello alla carbonara!”
di PIERPAOLO CHIARO
FB: tortello.divino
Via Cavour, 70
0575 300045
Amante del malto, quello doppio. Mangerei pizza un giorno sì e l’altro pure. Calciofilo, tifoso e giocatore amatoriale. La scrittura? Passione nata per caso, adesso cerco l’opportunità di farla diventare qualcosa di più. Scelgo la musica da ascoltare in base al mio stato d’animo. Vorrei che tutto fosse pronto all’uso. 1991 non è solo la data di nascita, è qualcosa di più.