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Sette domande per Tenuta Sette Ponti
Continua il nostro viaggio in Tenuta Sette Ponti con sette domande studiate ad hoc dal nostro Hipster Wine

1. Tenuta Sette Ponti oggi, è uno dei brand italiani del vino con un’immagine forte sui mercati di tutto il mondo. Come avete fatto ad arrivarci?
«Abbiamo lavorato molto sulla qualità dei vini; si parte da un lavoro rigido, di grande selezione delle uve, sia in vigna che in cantina. Di conseguenza, riuscendo ad avere un’ottima materia prima, il percorso per arrivare ad avere vini di alta qualità è facilitato. Il tutto accompagnato da un intenso lavoro di presentazioni, degustazioni, comunicazione dei vini. Una grossa attività in giro per il mondo a numerosi eventi degustativi. Un’ottima accoglienza in azienda. Non ci sono particolari alchimie.»

2. Come avete vissuto in Tenuta Sette Ponti quest’anno così complicato per il mondo del vino?
«Cercando di stare molto vicini ai nostri clienti, di assecondare le loro esigenze, accompagnate da alcune degustazioni ed eventi online, a volte con difficoltà perché non siamo abituati a questo tipo di lavoro… Ci piace molto di più il contatto diretto! Le difficoltà non mancano, i consumi sono calati, ma è stato un calo inferiore a quello che ci si aspettava. Abbiamo recuperato da maggio ad ottobre; ora con le nuove restrizioni sia in Europa che nel mondo, non si sa cosa succederà da qui alla fine dell’anno.»

3. Questo ritorno a un confronto diretto con il consumatore, cosa ha implicato da un punto di vista commerciale?
«Ha fatto sì che i nostri clienti vivano ancora di più quello che è l’andamento della nostra produzione; abbiamo cercato di portarlo più a conoscenza delle lavorazioni in vigna ed in cantina, per far conoscere come noi facciamo i nostri vini.»

4. In ottica di vendita diretta, l’e-commerce rappresenta uno strumento ancor più efficace?
«Certo! E noi ci siamo mossi proprio in questa direzione, cercando di spingere la vendita online ed abbiamo avuto riscontri positivi.»

5. Parliamo dei progetti che state portando avanti in questo 2020: c’è un filo comune
che li accomuna?

«La qualità in assoluto come denominatore comune, dai vini più semplici ai più complessi. Stiamo lavorando su due nuovi vini in purezza; un Trebbiano ed un Merlot, annata 2018.»

6. Migliorarsi, alzare l’asticella della qualità, sono proprio i principi alla base della vostra filosofia…
«Seguiamo in modo maniacale qualsiasi processo della nostra produzione; partendo dalla vigna, fino alla bottiglia che esce dalla cantina!»

7. Il 2020, però, è stato anche l’anno delle grandi conferme, come quella di Crognolo!
«Sì, Crognolo è il primo vino prodotto, ormai diventato grande bestseller. Il suo successo è la
qualità rimasta costante nel tempo, l’unicità e la tipicità del Sangiovese che viene dai cloni di una vigna del 1935.»

Via Sette Ponti 71, Castiglion Fibocchi
FB: Tenuta Sette Ponti
IG: tenutasetteponti

di THOMAS TADDEO

In arte Hipster_Wine, Thomas Taddeo, è uno tra i wine blogger più seguiti d’Italia con una pagina Instagram che conta oltre 18.000 follower. Seguirà WineAr, la nuova rubrica del buon bere che da questo numero potrete leggere sulle pagine di WEARE. Uno spazio dedicato ai vini del territorio, alle bottiglie prodotte ad Arezzo e provincia, collegate ai ristoranti e ai locali della community #wearearezzo!

L’approfondimento di Hipster_Wine
Assaggiando Crognolo
Al calice si presenta rosso rubino vivido, lucente e compatto. Al naso inizialmente sprigiona essenze fruttate di fragoline di bosco, ciliegia e lamponi che si alternano e si integrano a fragranze di timo, vaniglia e rosa rossa.
In bocca la struttura è ricca di estratto e sapore, la freschezza gioca il ruolo di protagonista e trova compimento nel profilo tannico.

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