Qualcuno si è mai posto il problema che forse fare la principessa non era nei nostri piani? Le principesse stanno bene nelle favole, a noi aspetta la vita vera. Non tutti sono a proprio agio con le parole, alcune persone riescono ad esprimere appieno il proprio essere con la musica e la danza, altri con le immagini. È il caso di Ludovica Vanni, in arte La Principessa Numero Due.
Architetto di professione, illustratrice per passione. La sua arte nasce in pieno lockdown, in un vortice di emozioni e storie personali, dove prendono vita illustrazioni assurde ed ironiche. I suoi disegni, infatti, rappresentano pirandellianamente se stessa e le difficoltà che incontra ogni giorno nella sua vita, proprio come fa un personaggio in cerca di autore.
Sbirciando tra le illustrazioni di questa giovane aretina, ci rendiamo conto che il suo è un mondo fatto di continua spontaneità. Ludovica non racconta fiabe ma disegna istantanee che hanno sempre una concreata corrispondenza con la realtà. Ciniche, ironiche, fragili e imperfette, ma assolutamente fiere della loro unicità: queste sono le Principesse Numero Due.
Il corpo è in continua mutazione, le nostre immagini allo specchio ci sollecitano domande, confusioni e timori. Ma tu fermati, chiudi gli occhi, respira… Niente sarà mai perfetto!
Le Principesse Numero Due non hanno bisogno di maschere e se ne fregano delle convenzioni. La naturalezza è la caratteristica predominante di questa espressione della femminilità, che non è mai provocante, casomai provocatoria, e mirata a suscitare empatia ed immedesimazione. Donne senza filtri, determinate, sfacciate, pronte ad esibire il dito medio a chi si frapponga tra loro ed i loro sogni.
Per Ludovica il disegno è stata una reazione immediata, semplice e molto personale. Illustrazioni colorate ed eccessive, ragazze vere e autentiche, Ludovica ci mostra che nessuna è perfetta. Una continua lotta con peli, brufoli, mestruazioni e tanta ciccia laterale. Con un tocco di ironia, la nostra principessa numero due ci racconta come la vita è un esercizio di equilibrio… Cadrai. Ti perderai. Qualcosa si romperà e qualcuno se ne andrà. Fa tutto parte dell’essere donna.
Tecniche per ribellarsi a un mondo fatto di canoni, messaggi semplici che ci riconducono ad esperienze universali. Le illustrazioni hanno un ruolo importante nell’unire le persone, nel caso di Ludovica la sua arte ha lo scopo di condividere con altre ragazze di ogni parte del mondo i piccoli inconvenienti con cui lei stessa, e non solo, ha a che fare ogni giorno.
La Principessa Numero Due nasce dalla forte esigenza di comunicare la più vera e forte parte di ogni donna al mondo, senza filtri e senza convenzioni. Disegni sinceri, irriverenti e privi di maschere, proprio come Ludovica, che attraverso il suo alter ego ci racconta le sfaccettature più vere della realtà di ogni donna. Nessuna esclusa, ci siamo tutte dentro.
Siamo principesse numero due, perché quando ci svegliamo la mattina abbiamo i capelli disordinati, la bava alla bocca e il pigiama macchiato, perché il ciclo ci coglie sempre impreparate. Siamo principesse numero due perché la notte disegniamo quadri nel cuscino per la zero voglia di struccarci. Siamo principesse numero due, perché non abbiamo nessun castello, a parte quello dei vestiti sporchi accumulati sulla sedia.
Il suo obiettivo? Strappare un sorriso a tutte quelle che, come lei, si sentono a giorni alterni goffe ed insicure. Ognuna di noi a volte può sentirsi sopraffatta dalle piccole difficoltà della vita, ma queste illustrazioni raccontano la realtà con un’ironia che ci ricorda che non dobbiamo mai prenderci troppo sul serio.
Fare la principessa, quella vera, magari celando i propri difetti, deve essere una grande noia. Per fortuna ci siamo Noi Principesse Numero Due, che riusciamo bene a mettere in luce, con nonchalance, la nostra assoluta imperfezione.
di VERONICA VALDAMBRINI
IG: @laprincipessanumerodue
Stylist, Graphic Designer e Fashion Writer. Fin da quando ne ho ricordo, sono sempre stata attratta da situazioni, stili e differenti tipi di bellezza. Continuamente alla ricerca del nuovo ed alla riscoperta del vecchio, si affiancano a musica Jazz, Portrait Fotografici e cultura giapponese, piaceri e fonti di ispirazione per il mio lavoro e stile di vita.