Siamo nel Valdarno aretino, nel cuore della Toscana, quando tra dolci colline e paesaggi da cartolina, scorgiamo Il Borro, azienda agricola e biologica fortemente vocata al rispetto dell’ambiente, dell’ecosistema e della biodiversità. Filosofia che da sempre anima l’azienda e trova la sua massima espressione nel 2011, con l’avvento in azienda di Stefano Chioccioli, enologo di fama internazionale e grande sensibilità. “La sostenibilità è un processo di lavorazione volto a preservare le risorse naturali, che la nostra generazione ha potuto usufruire in maniera quasi illimitata e che dovrebbero essere lasciate in eguale misura, a disposizione per le prossime generazioni. Questo non solo è sostenibile, ma moralmente doveroso.” Afferma Chioccioli, nel dare avvio al processo di conversione de Il Borro.
La vera rivoluzione dell’agricoltura biologica è quella di produrre ecosistemi complessi con elevata biodiversità. Un ecosistema complesso e ricco di biodiversità, si oppone con maggiore forza alle avversità climatiche e biologiche, riducendo così l’intervento dell’uomo stesso. Complessità e biodiversità aumentano la sostanza organica dei terreni, la portanza del suolo, riducendo l’erosione dovuta al ruscellamento e preservando così la parte fertile del terreno. Anche la temperatura del terre- no si riduce, perché diminuiscono i processi ossidativi della sostanza organica, opponendosi alla desertificazione del suolo; la capacità del terreno di trattenere acqua aumenta, in quanto il prato stabile mantiene la giusta porosità e permette di assorbire più acqua durante le piogge.
Da quando è stata avviata l’attività vitivinicola ad Il Borro, il fine è sempre stato quello di fare della sostenibilità un impegno concreto.
Continui studi e sperimentazioni sono stati portati avanti affinché ogni vino prodotto ad Il Borro fosse espressione autentica del territorio, che di fatto poi è la mission che ha guidato la scelta dei vitigni impiantati nella Tenuta, secondo la logica stessa del terroir. Nel 2015, con l’introduzione della vinificazione in anfora, tutto diventa ancora più tangibile. Dalla cura della vite in vigna alla ricerca e valorizzazione di un metodo di vinificazione antico, dall’accurata scelta del tipo di terracotta, esclusivamente di origine toscana, alla forte valenza artigiana del processo produttivo, tutto assume una veste sostenibile. “Preservare le tracce della nostra storia e restituirle alle generazioni future credo sia un valore inestimabile, da lasciare “in eredità” ai miei figli, alle generazioni future; un patrimonio culturale, storico ed ambientale inestimabile.” Ci dice Salvatore Ferragamo, CEO de Il Borro. Fatti che si traducono in parole e che vengono oggi sanciti nel primo bilancio di sostenibilità dell’azienda, consultabile sul sito de Il Borro.
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