Rispondo citando il celeberrimo motto del mitico maestro Alberto Manzi che dalla televisione, davanti ad una scolaresca di anziani totalmente analfabeti, proclamava gentilmente ma convintamente che “non è mai troppo tardi”. Sono stati scritti chilometri di inchiostro a proposito di “come avere denti perfetti”…
Ecco, lo scoop è che, facendo un calcolo approssimativo, per avere un sorriso perfetto bastano 15 minuti al giorno e non dipende dalla vostra età. Considerando che in media trascorriamo sui social circa 2 ore su 16 (perché si spera che nelle restanti 8 dormano anche le nostre preoccupazioni) direi di farsi un bel mea culpa.
Come spesso accade ci sorprendiamo a constatare che le cose siano molto più semplici di quanto pensiamo e che non ci sono formule magiche o scorciatoie per pochi eletti. Quindi uno dei modi migliori per evitare danni ai denti e alla bocca è quello di effettuare piccole azioni preventive quotidiane.
Piccoli gesti apparentemente banali che a lungo termine garantiscono i risultati. Quello che dispiace è di non poter constatare l’efficacia di queste misure di prevenzione. A mio avviso, infatti la prevenzione dovrebbe essere riconosciuta come terapia perché effettivamente lo è ma con risultati meno tangibili della cura di cui indubbiamente riconosciamo il potere essendo in qualche modo più tangibile.
Ma visto che in quanto giovani menti brillanti siamo in grado di ripensare questo sistema iniziamo dalle basi: lavarsi i denti 3 volte al giorno; usare un dentifricio al fluoro, utilizzare sempre il filo interdentale, controllare gli zuccheri dell’alimentazione. Si ma si deve proseguire perché è inutile girarci intorno: controlli periodici dal proprio dentista ed una seduta di igiene professionale almeno una volta ogni 6 mesi, o con frequenza diversa a seconda della propria situazione.
Tra l’altro guardando anche al lato economico, di cui troppo spesso abbiamo timore a parlare, i controlli periodici sono meno costosi e più brevi. C’è una bella differenza tra curare un problema di recente insorgenza o addirittura prevenirlo rispetto a trattarne uno in fase acuta o cronica.
Sicuramente ho aggiunto alla vostra routine uno strumento che difficilmente rimane simpatico come il filo interdentale e ve ne tolgo uno di cui troppo spesso abusiamo, che viene sostituito all’acqua di colonia o semplicemente all’acqua, sperando che nessuno di voi lo beva davvero: il collutorio. Nel 97% dei casi non serve. Il restante 3%? Probabilmente non ne fate parte. Se vi dovesse rimanere un dubbio vi rimando ai controlli periodici, perché parliamoci chiaro di nuovo: con la dilatazione dei tempi che ha causato il coronavirus quando è che avete fatto l’ultimo controllo? Se la risposta è prima della pandemia sappiate che siete già in ritardo almeno di un anno e mezzo. Ma potete recuperare, del resto “non è mai troppo tardi”… anche per comprare dei peluche.
Dott.ssa Noemi Cutini
“L’unico argomento su cui non mi contraddico è il mio lavoro.
Amo il caffè, l’ironia, le sere d’estate.”
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