Scalare una montagna non è solo la perfetta metafora della vita, ma anche una delle discipline sportive più svolte in Italia. Ad Arezzo c’è un’associazione che insegna l’arrampicata sportiva, nella palestra al Palasport delle Caselle: è Arezzo Verticale ASD. Nata dall’esigenza e dal sogno di un gruppo di arrampicatori aretini di avere un luogo dove potersi allenare con tranquillità, oggi conta tantissimi tesserati che si cimentano indoor e outdoor.
“Molti iscritti hanno tra i 18 e i 25 anni di età!” – dice il Presidente Mauro Rofani, che sottolinea un cambio generazionale rispetto al passato – “Una volta si pensava fosse una disciplina solo per persone di una certa maturità, invece, siamo stati in grado di dimostrare che non ci sono pericoli nella nostra palestra; per l’arrampicata su corda, per esempio, dopo il primo tentativo, anche i più pessimisti riescono ad arrivare in cima.”
All’interno della palestra sono due i tipi di arrampicata che si possono incontrare: quella su corda e il Boulder. La prima si svolge con un’attrezzatura di base (imbraco, corda, scarpette e assicuratore) che permette all’arrampicatore di poter scalare le “vie” (così si chiamano i tracciati) in completa sicurezza; mentre per arrampicatura Boulder si intende quella che si effettua senza l’utilizzo dell’attrezzatura sopra elencata (salvo che per le scarpette) per un’altezza massima di 4 metri e con i materassi che attutiscono eventuali cadute. In questo caso i tracciati si chiamano “blocchi” e il punto di arrivo “TOP”.
Tra qualche settimana verrà siglata una convenzione che assegnerà ufficialmente la palestra per vent’anni ad Arezzo Verticale: “Abbiamo vinto il bando. Faremo dei lavori all’interno aumentando l’area dell’arrampicata ed inseriremo uno spogliatoio. In questo modo riusciremo a dare un servizio sempre migliore alla città. Obiettivo per i prossimi anni: aumentare il numero di corsi per bambini e coprire
più fasce di età possibili.
Lo scopo sarà poi quello di far acquisire ai ragazzi il controllo delle emotività, il senso della responsabilità nei confronti della sicurezza del compagno o dei compagni; migliorare la componente motoria
individuale e imparare i vari livelli della tecnica dell’arrampicata con i suoi fondamenti della sicurezza, soprattutto, nel corso avanzato,
apprendere i nodi fondamentali e ad arrampicare da primi.”
Hai lettori di WEARE, Mauro svela uno dei segreti di questa
disciplina sportiva: “Molti pensano che per arrampicare bene occorra una gran forza nelle braccia. Invece, sono le gambe e il giusto utilizzo dei piedi che permettono ad un climber di raggiungere l’obiettivo prefissato!”
di RICCARDO BUFFETTI
arezzoverticale.it
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