“Non mi bastava più selezionare dischi, avevo bisogno di esprimermi in maniera più personale…”
Si presenta così Riccardo Pastorini, in arte Pastoric, classe 1997, dj e un primo album pubblicato da poco più di un mese. Una passione smisurata verso la musica, quella che arriva quando meno te lo aspetti, un vero e proprio colpo di fulmine.
“Avevo 14 anni, ero nel pieno della mia adolescenza e all’improvviso mi ritrovai a mettere dischi a tempo a casa di un amico con una piccola consolle di suo fratello. Vedere due dischi che suonano in maniera diversa, mixarli tra loro mi ha subito preso. Il giorno successivo già cercavo informazioni su questo mondo e poi ho comprato la mia prima consolle. Mi sono fatto dare qualche dritta da un amico dj; per due mesi tutti i giorni, almeno 2 ore al giorno… Avrei dovuto mettere dischi a tempo a cercare di creare un set… e così ho fatto!”
Passione e determinazione lo hanno portato in poco tempo a suonare in alcuni locali della nostra città, per poi capire quello che davvero lo rappresentava: i suoni elettronici. La sua voglia di trovare sempre quella cosa in più, quel diversificarsi dal resto, lo ha condotto verso la musica e quella elettronica era l’alternativa in cui non poteva che rispecchiarsi.
“Il 24 dicembre 2016 ho avuto l’opportunità di suonare per la prima volta al Klang, un sogno ad occhi aperti, finalmente potevo farmi conoscere dai resident della serata. Ho avuto solo un giorno per prepararmi, per fare ricerca, volevo stupirli…” Cosi a soli 19 anni, Riccardo arriva per la prima volta in consolle dell’unico locale in città con una cultura underground, senza sapere che quello sarebbe stato il suo trampolino di lancio.
“Con la pandemia i locali sono stati chiusi e mettere qualche disco in casa non mi bastava, avevo bisogno di esplorare. Allora ho seguito dei corsi, creato un piccolo studio e mi sono avvicinato al mondo della produzione. Ho iniziato a fare musica!”
Formazione, informazione e quella ricerca della perfezione che è insita nelle sue corde: osservare nelle serate come si muovono i dj, studiarli nelle piattaforme, leggere forum, capire i suoni per poi finalmente metterli in pratica nei set. Cosi nasce il suo primo album Necessity che è stato poi lanciato il 12 maggio 2023 dall’etichetta Unclear Records.
“Necessity rappresenta proprio il significato della parola stessa. Non mi bastava più selezionare dischi, volevo trasmettere qualcosa di mio, di intimo. Era arrivato il momento di scrivere musica mia, di far emergere quei ritmi che celavo dentro di me. Ci sono stati amici che mi hanno supportato in questa avventura, non posso non ringraziare l’etichetta ed Elia, Niro, Cosimo, Giulio, il Sense ed Ef.”
L’album, composto da 7 brani, è la rappresentazione di tanti piccoli momenti attraverso quell’elettronica sperimentale, nel senso più puro del termine. Quella colonna sonora perfetta per quando torni a casa dopo una serata o in quei momenti propizi come l’aperitivo, ma è anche quell’attimo in cui hai bisogno di stare solo.
“È un album sperimentale, musica underground diversa dal resto, che cercavo da tempo. Realizzarlo non sempre è stato facile. Vi svelo che Wannabe è stato il brano che mi ha fatto più impazzire. È molto complesso con uno strepitoso mix di suoni che vanno e tornano. È stato bello perché la sua fase di stesura è stata una vera e proprio sfida, ma alla fine sono riuscito a far mixare i suoni che volevo”.
Dopo solo 3 giorni dal lancio del suo album, il brano Look Ahead era in 42esima posizione nella top 100 mondiale delle nuove uscite deep house di Traxsource: “Una soddisfazione grande ritrovarsi li, è stato per me subito un primo risultato. Essere apprezzato da chi è del settore è una soddisfazione immensa.”
Riccardo con la sua passione viscerale, immerso nel suo primo album, ma pronto a produrre qualcosa di nuovo… Chissà se prima della fine dell’estate riuscirà a sorprendici con un nuovo pezzo. Ma per adesso godiamoci Necessity in quei momenti magici, solo nostri.
di GIULIA BASAGNI
Credits Aldo Mazzi
IG: @pastoric_
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