Tanti auguri Arezzo. Dal 10 Settembre 1923, anno di fondazione della società di calcio, ad oggi, sono trascorsi ben cento anni. Il Cavallino è arrivato nel 2023 continuando a scrivere la storia: nella scorsa stagione la vittoria del campionato di Serie D ha permesso al club amaranto di essere promosso in Lega Pro, tornando tra i professionisti nell’anno del Centenario. Una conquista che ha portato in evidenza la sinergia che si è creata tra squadra, tifosi e società, dopo anni di difficoltà. “La differenza è stata quando siamo entrati di più nelle dinamiche societarie e sportive, creando ruoli per competenza”, dice l’Amministratore Delegato dell’S.S. Arezzo, Sabatino Selvaggio. “Stiamo cercando di dare valore alla società, oltre a quello tecnico dei calciatori, lavorando sulla patrimonializzazione della stessa. Gli aretini hanno iniziato a cambiare opinione su di noi. Ci siamo capiti e ci stiamo volendo bene”. I cento anni per una società di calcio sono un traguardo storico ed emozionante, e celebrarli dopo l’entusiasmo della promozione ha un valore in più. “Sono sensazioni bellissime, ma molto diverse. L’emozione più bella è poter dire che facciamo parte della squadra vincente del Centenario. Siamo stati in grado di scrivere un pezzo di storia della società e di far iscrivere la squadra negli annuali. Bisogna viverla per capirla, questa emozione. Oggi abbiamo un entusiasmo più legato ad un resoconto sociale e di comunità”. Per condire il Centenario, la Lancia d’Oro della Giostra del Saracino di Settembre è stata dedicata per la prima volta all’Arezzo. “”Dal Campo alla Battaglia”, come riportato nella Lancia, sarà anche il motto per questa nuova stagione. La grande risposta dei tifosi sulla campagna abbonamenti è stato un ulteriore segno di amore verso la città, così come la dedica della Lancia. Coniugare due aspetti per certi versi diversi tra di loro non era facile, ma entrambe hanno un comune denominatore, che è il campo: stessa intensità, passione ed emozione per Giostra e Calcio. Ha vinto l’amore per l’Arezzo”.
di RICCARDO BUFFETTI
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“Ah l’amor che move il sole e l’altre stelle…” Il romanticismo è una delle chiavi della mia scrittura, passione nativa del mio essere. Più avanti si sono aggiunte, ahimè, quelle sportive che ne hanno preso il sopravvento soprattutto su ambito lavorativo. Bilancia ascendente Scorpione di quell’ottobre del ‘93. Scrivo per cercare l’emozione, parlo per raccontarle.