Sport e solidarietà sono un connubio che garantisce la possibilità di promuovere valori e integrazione, favorendo l’impegno sociale verso degli obiettivi comuni attraverso, appunto, lo sport. Nel mondo associativo spesso si utilizza un’impresa sportiva per realizzare dei momenti di raccolta fondi. Ad Arezzo c’è un giovanissimo sportivo, Tommaso Fusco, che si sta mettendo alla prova e cimentando, con ambizione e determinazione, per infrangere un Guinnes World Record al fianco di Oxfam.
L’obiettivo? “Tentare di battere il maggior numero di Half Ironman consecutivi, che ad oggi sono 41”, ci dice. “I record in realtà sono due, perché vorrei battere anche quello del maggior numero di Half Ironman in un anno solare, ovvero 71. Ma l’obiettivo che mi sono prefissato è ancora più alto: 80!”
Ma cos’è l’Half Ironman, o più comunemente chiamato Ironman 70.3? È una disciplina sportiva in formato triathlon ma a lunga distanza. 70.3 sono le miglia totali espresse tra nuoto (1,2 miglia), ciclismo (56 miglia) e corsa (21,1 km). Complessivamente sono 113 km che chiamano il fisico ad uno sforzo estremo.
“La mia prima passione è stata il trail running, con cui ho partecipato a ultra gare di oltre 100 km. Con la testa sono sempre riuscito ad arrivare molto bene, ma ero lento; così ho preso la decisione di iniziare a fare solo distanze lunghe senza effettuare gare. Ho percorso, per esempio, Arezzo – Messina in bici in cinque giorni un paio di anni fa e ho preso parte a cinque maratone in cinque giorni attraversando l’Irlanda. Sono rimasto affascinato dall’idea delle lunghe distanze coperte in tanti giorni, tanto che mi sto spostando sempre più nel lato avventure/esplorazione rispetto a quello legato alle performance”.
Per compiere questa autentica impresa, Tommaso – che nella vita fa il biologo – è seguito anche dalla scienza: “Attraverso lo studio di alcuni docenti di Padova, faremo un’analisi attenta degli adattamenti che il mio corpo dovrà fare, paragonandoli prima e dopo la conclusione di questa esperienza. Ma la scommessa alla base del progetto è piuttosto realistica: mi sento bene e raggiungere gli obiettivi non mi preoccupa; questo ragionamento è frutto di molte esperienze pregresse. Le persone vedono come una sorta di super uomo chi compie questi lunghi tragitti, ma in realtà se nei primi giorni di performance riesci a non infortunarti, arrivi ad una sorta di routine dove il corpo si adatta e riesce a percorrere lunghi chilometri. È davvero curioso, ma è così”.
Tommaso cercherà di battere il record, affiancato da Oxfam: il suo scopo infatti è quello di raccogliere fondi per la distribuzione di acqua potabile nei paesi colpiti da crisi umanitarie. Una sinergia e un appoggio che rende ancora più ambiziosa la sua impresa sportiva.
“In Italia questo tipo di binomio, ovvero associare un’impresa sportiva ad una raccolta fondi, non è molto utilizzato, mentre in Gran Bretagna viene usato molto spesso. E penso sia il valore aggiunto quello di unire la motivazione personale a una causa ancora più grande; un’azione la mia che voglio attiri l’attenzione per permettermi di parlare di un tema importante che mi consente di fare la giusta”.
C’è un altro obiettivo da raggiungere per aiutare Oxfam ed è quello economico: “L’obiettivo è raccogliere 10.000 euro. Sono molto grato ad Oxfam perché mi ha dato fiducia e ha deciso di appoggiarmi nella mia impresa: tutti i soldi delle donazioni andranno all’organizzazione e saranno “convertiti” in acqua potabile”.
Per supportare e aiutare Tommaso e Oxfam, trovate i link di riferimento sul canale IG di Tommaso @tomfusco_
di RICCARDO BUFFETTI
“Ah l’amor che move il sole e l’altre stelle…” Il romanticismo è una delle chiavi della mia scrittura, passione nativa del mio essere. Più avanti si sono aggiunte, ahimè, quelle sportive che ne hanno preso il sopravvento soprattutto su ambito lavorativo. Bilancia ascendente Scorpione di quell’ottobre del ‘93. Scrivo per cercare l’emozione, parlo per raccontarle.