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Radici
Per raccontarvi Radici Music Records forse servirebbe un intero numero di WEARE...

Per raccontarvi Radici Music Records forse servirebbe un intero numero di WEARE.
Non potendovi accontentare proverò a raccogliere dentro ad una sola pagina la storia di questa etichetta discografica indipendente che nel corso degli anni ha promosso artisti di fama internazionale e ha dimostrato una notevole capacità di sperimentare strade non convenzionali, spaziando fra diversi generi musicali e adattandosi ai tempi che cambiano.
Inizierò quindi dagli albori, raccontandovi che Radici Music Records nasce a Fiesole nel (non troppo) lontano 2000, dall’incontro con la musica popolare. “Stavamo seguendo i Bizantina, un gruppo di musica popolare fiorentina, perché in quel periodo dovevano fare dei dischi. Potremmo quindi dire che Radici nasce proprio dalla necessità di soddisfare questa esigenza…” Così inizia la mia chiacchierata con Aldo e Stefania, fondatori e soprattutto veri e propri factotum di Radici. Perché in effetti questa etichetta indipendente si contraddistingue non solo per la qualità della scelta musicale, ma anche per la particolare attenzione riservata agli aspetti grafici: dall’incontro e dalla collaborazione con la cantautrice Claudia Bombardella, nasce l’idea di occuparsi in prima persona delle grafiche dei dischi e di realizzare i digipack utilizzando carte artistiche, così da rendere ciascuna produzione un pezzo davvero unico nel suo genere.
Ed è così che nel corso degli anni Radici riesce ad affermarsi come un importante punto di riferimento nell’ambito della musica popolare italiana, producendo artisti del calibro di Silvia Conti e Marco Cantini e promuovendo idee che si contraddistinguono per la loro indubbia originalità. Tra questi non posso dimenticarmi di citare il progetto del gruppo Femina Ridens, al quale va il merito di aver riportato in vita i canti dei trovatori spagnoli e francesi del 1200, ed il progetto realizzato attorno alla figura di Iacopo Bordoni, muratore di Poppi nella prima metà dell’Ottocento e autore ritrovato di profondi testi di denuncia sociale, riscoperti e musicati dall’artista Piero Lanini.
Con il passare degli anni anche Radici è costretta a confrontarsi con i tempi che cambiano e con un pubblico dalle richieste sempre più diversificate. Aldo e Stefania decidono di raccogliere questa sfida e di includere nella loro grande famiglia realtà e generi musicali fino a quel momento “inesplorati”: dal jazz al rock, fino alla musica classica, per approdare infine all’incontro con Arezzo Che Spacca e alcune note band del territorio aretino (Il Ballo dell’Orso, Calimani e Venere Gommosa, tanto per citarne alcune). Insomma Radici può già vantare un curriculum di tutto rispetto e sicuramente è pronta a riservarci tante altre sorprese.
E a voi, non è venuta voglia di mettervi un bel paio di cuffie?

di AGNESE ANDREONI

IG: @radicimusic_records
radicimusicrecords.it

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Agnese Andreoni
AGNESE ANDREONI

Classe 1993, osservo ciò che mi circonda attraverso la mia macchina fotografica. Leggo tanto e a volte provo anche a scrivere.  Mi piacciono la musica (soprattutto quella punk), il mare, le lunghe camminate e i gatti.

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