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Mangiare con gli occhi

Sara Lorenzoni, appassionata fotografa made in Arezzo proveniente dal mondo dei matrimoni, ha da qualche anno focalizzato i propri obiettivi sulla fotografia legata al cibo

Il cibo è vita, amore, sostanza…e, da qualche anno a questa parte, anche estetica visiva. Il food porn è l’odierno guilty pleasure per eccellenza: gli schermi che ci magnetizzano sguardo ed attenzione pullulano, infatti, di immagini di piatti ed ingredienti fotografati in modo attrattivo, sensuale, in un’orgia tra occhi e papille gustative che appaga l’apparato digerente anziché quello riproduttivo.

Non c’è ormai attività legata alla ristorazione o alla produzione food & beverage che possa esimersi dall’investire nella comunicazione visiva dei propri prodotti, se vuole massimizzare il ritorno proveniente dalla propria qualità: realizzare qualcosa di buono, se non opportunamente illustrato e diffuso, rischia di essere una metà dell’opera destinata a rimanere incompiuta, se i sapori generati non raggiungono le bocche passando innanzitutto dagli occhi come viatico imprescindibile. Va da sé che, con la richiesta sempre crescente di immagini dalla qualità degna delle delizie rappresentate, si è sviluppata una vera e propria branca di fotografi/e specializzati/e nel settore…e le succulente foto che contornano questo articolo sono opera di una di esse: Sara Lorenzoni, appassionata fotografa made in Arezzo proveniente dal mondo dei matrimoni, ha infatti ormai da qualche anno focalizzato i propri obiettivi sulla fotografia legata al cibo. Pupille illuminate da quella luce che solo chi riesce a seguire la propria vocazione nel quotidiano riesce ad emettere, Sara esprime sentitamente un unico grande scopo, che persegue ad ogni scatto: realizzare immagini che abbiano un’anima.

Mi sono approcciata alla fotografia culinaria con lo stesso approccio e con lo stesso spirito con cui ho sempre vissuto la fotografia nei contesti matrimoniali: voglio entrare in contatto nel profondo con i soggetti, conoscendone realmente più lati possibile… Credo che solo così si riescano a tirare fuori foto che vadano al di là della rappresentazione estetica da vetrina, che comunichino veramente l’essenza di chi o cosa catturo con i miei scatti. Si tratta certamente di un metodo estremamente più faticoso del mero clic, ma vale la pena spendersi in toto, se porta a cogliere le profondità che vanno poi ad animare la foto ben oltre la raffigurazione bidimensionale. Bellezza ed anima: la mia ricerca fotografica è finalizzata al raggiungimento ed alla rappresentazione di queste due caratteristiche di cui il cibo è carico, molto più di quel che si sospetti”.

Adesso, basta scrivere: come si può mantenere la soglia dell’attenzione e continuare a leggere, con l’acquolina salita ormai sopra ai livelli di guardia grazie alle leccornie sapientemente fotografate qui presenti? Un’avvertenza, però: non azzannate le pagine, redazione e fotografa non rispondono di eventuali indigestioni cartacee.

di ALESSIO FRANCI

IG: @saralorenphoto_food

Alessio Franci
ALESSIO FRANCI

Musicomane innamorato di ogni applicazione del linguaggio. Cerco storie e suoni che mi facciano vibrare tanto ad ascoltarle, quanto a raccontarle. Osservo, rifletto, percuoto, vivo. Mi muovo per il mondo senza filtri e senza la pretesa di trainarlo, col solo obiettivo di conoscerne ed apprezzarne le sfumature più o meno armoniche.

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