Chi non conosce Woodworm ad Arezzo? E chi non conosce Wudz Edizioni?
Dovreste conoscerla perché questo progetto, nato da un dialogo con la nota etichetta discografica aretina, compie un anno i primi di marzo. Ci racconta la storia il direttore editoriale, Damiano Scaramella, raggiunto a Milano dove la casa editrice ha la sua sede operativa.
Partiamo dall’inizio: come nasce Wudz Edizioni e qual è il suo rapporto con Woodworm?
«Sicuramente Wudz non sarebbe potuta nascere senza Woodworm; c’è uno scambio quotidiano e siamo uniti da una simile visione, anche se rimane indipendente. Il merito è di un incontro e una coincidenza: dopo aver lavorato per dieci anni a Il Saggiatore, ero entrato in contatto con il mondo Woodworm che seguivo e stimavo da ascoltatore, e in particolare grazie a Marco Gallorini. Abbiamo parlato molto di come poter realizzare assieme qualcosa che riguardasse il mondo dei libri, anche perché Woodworm si stava sempre più sviluppando al di là del settore discografico. Ma volevamo un progetto che fosse in qualche modo innovativo, non semplicemente “la casa editrice di Woodworm”.»
E cosa fa un editore oggi, per essere innovativo?
«In un tempo in cui tutto corre veloce e pare che alcune cose fondamentali – come i diritti – vengano sempre più messe in discussione, per noi un editore dovrebbe essere qualcuno che riporta continuamente il lettore a concentrarsi su ciò che conta davvero. Wudz è la trascrizione fonetica dell’inglese bosco, questo perché volevamo costruire qualcosa che assomigliasse proprio ad una foresta: uno spazio selvaggio ma abitabile, dove qualsiasi lettore può entrare e fare un’esperienza composta di tanti spunti diversi. Perciò siamo partiti con vari titoli di non fiction, ma non di stampo accademico, anzi sempre con degli elementi di narrazione, di reportage, di memoir, tra cinema, scienza e arte: libri che proiettassero un piccolo seme di luce, molto diversi tra loro ma connessi, perché tutti portano un messaggio costruttivo. Abbiamo fatto queste scelte perché ci sembrava raccontassero una storia collettiva, quella sui nostri sogni, paure e ossessioni, che tutti coltiviamo e che sono necessarie per renderci gli umani che siamo.»
Un altro progetto all’interno di Wudz è la Wudz Factory…
«Crediamo che un editore sia una strana creatura che, occupandosi di libri continuamente, sia capace di diventare anche un autore. Con Wudz Factory abbiamo tirato su una specie di officina, un laboratorio che consiste nel ritrovarci a fare brainstorming in cui pensiamo a quali libri, da lettori, ci piacerebbe esistessero. Il primo è stato Il libro delle risposte letterarie, uscito a maggio dell’anno scorso, fatto interamente di citazioni letterarie da Omero fino ai giorni nostri. Ha funzionato e così è arrivato 1997: la maggior parte di noi è nata o cresciuta negli anni ‘90. Avevamo fatto una prima tiratura di 2500 copie, ma è andato così bene che siamo andati in ristampa prima di Natale. Non volevamo un “libro museo”, non cercavamo neppure un vero e proprio “effetto nostalgia” anche se poi chiaramente quello c’è stato, ma più che altro poter rivivere quegli anni in qualche modo. Perciò abbiamo pensato all’esperienza immersiva di un libro-game, in cui sono le tue scelte a guidarti nella storia, in cui devi fare i conti con qualcosa che hai dimenticato o perso. Anche la confezione è un’idea per farlo sembrare un oggetto spuntato da quei tempi.»
Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro da Wudz Edizioni?
«Una novità è che già da questo secondo anno i rapporti tra fiction e non fiction si invertiranno, con una rosa di autori di narrativa italiani e internazionali. Nascerà anche una collana di esordienti italiani, alla quale accederanno i partecipanti al nostro contest, Miele. E poi i rapporti con Woodworm inizieranno a portare maggiori eventi sul territorio. Wudz sarà molto più presente fuori dai propri uffici!»
Anche su Arezzo?
«Non sono aretino, ma ormai conosco la città da tanti anni, quindi sì: stiamo progettando un po’ di cose anche su Arezzo, già per il compleanno, perciò sarà divertente.»
di VIVIANA RIZZETTO
wudzedizioni.com
FB: Wudz Edizioni
IG: @wudzedizioni