Muratore di giorno, oste di notte. La vitalità e l’energia invidiabili di Alessandro, proprietario e gestore del Verdilogge Garden Pub di Monte San Savino, sono impresse nelle pietre cinquecentesche di questo angolo nascosto pieno di fascino e di storia. “Questo è il mio hobby, il mio gioco. La sera, invece di giocare a calcetto, vengo qui!” ci dice mentre ci fa assaggiare un gin di sua produzione. “L’unica cosa che me le fa girare è non avere tempo di fare altre cose!”
Come nasce il Verdilogge, e quale filosofia c’è dietro?
«È nato i primi di gennaio. Dopo tanti anni che lavoravo nella ristorazione come dipendente ho voluto aprire il mio regno. E per questa impresa non posso non citare la mia famiglia; mia sorella Ilaria, la mia fidanzata Elisa e mia mamma Luciana. Abbiamo iniziato i lavori a giugno e ho fatto tutto io; la sera, quando staccavo in cantiere, venivo qui, disegnavo e costruivo. L’ho fatto secondo quello che io vorrei trovare in un locale. Ho scelto tutto, dai fiori che vedi ai tavoli. Molte cose sono di riciclo, elementi naturali presi dai cantieri in cui lavoro. Qui c’è tutto quello che mi piace: paese, famiglia, musica e ovviamente il cibo e gli alcolici scelti. Amo fare l’oste. Sono convinto che la ristorazione non si fermi al solo atto di mangiare, perché se voglio solo mangiare bene vado da mia nonna. In un locale voglio fare un’esperienza: ci vuole l’atmosfera, l’energia giusta. Cibo buono, sicuramente, ma anche un servizio avvolgente. Al Verdilogge puoi fare serata, arrivi alle sette e vai via alle due e io ti ho coccolato dall’aperitivo alla cena, fino al dopocena.»
Se domani sera vengo da te, cosa mi proponi?
«Io ti offro una serata. Per prima cosa, se sei tra i primi, ti faccio scegliere il tavolo che più ti piace. Si comincia con un aperitivo? Allora vengo al tavolo e ti consiglio, ti chiedo se hai qualche idea, altrimenti faccio io. È un gioco, se non ti piace te lo cambio, se sbaglio te lo cambio, deve essere un’esperienza per entrambi. Per cena invece puoi scegliere tra vari tipi di tartare, pinse e tataki. Amo spiegare tutti i piatti e i prodotti che uso. Curo ogni aspetto, anche la musica, a seconda da chi è composta la sala, che cambia di sera in sera.»
Cosa vuol dire per un giovane avviare un’attività in un paese?
«Credo che sia più importante chiedersi cosa tu puoi fare per il paese che non viceversa. Anche entrando in politica (da consigliere comunale di Monte San Savino ndr) ho capito che, se vuoi, puoi cambiare le cose creando il tuo mondo ideale. Il tuo paese non ti piace? Fai qualcosa. Organizza eventi, apri un locale per portare gente. Ho sempre partecipato alla rievocazione storica e alle sagre. Se voglio una cosa me la creo, la costruisco. Servire la comunità mi rende felice ma non pretendo ammirazione per quello che faccio quanto piuttosto la sorpresa, voglio che la gente rimanga stupita…»
di GABRIELE MARCO LIBERATORI
Credits Federica Malentacchi
Via Sansovino 37, Monte San Savino
FB: Verdilogge GardenPub
IG: @verdilogge_gardenpub

Laureando in lettere antiche, chitarrista dall’animo rétro, cultore di teatro e storia dell’arte. Ritengo che la conoscenza dell’espressione e del pensiero umani sia l’unica chiave per elevare il nostro spirito.. Il mio motto è “E l’omo vive”, perché non c’è buona speculazione intellettuale senza un calice di rosso e un piatto di leccornie regionali.