È nata prima Out of Maria o la gallina? Non so se esiste una risposta a questa domanda, ma sono abbastanza sicura che le nostre amiche pennute abbiano giocato un ruolo importante nella nascita di questo personaggio, quasi quanto quel cartomante incontrato per caso ad un festival circense a Santa Sofia.
Ok, credo di avervi già confuse e confusi abbastanza, quindi proverò a fare un po’ di ordine.
Out of Maria, all’anagrafe Maria Chiara Venturini, è una creatrice di contenuti.
Fin qui – direte voi – nulla di nuovo, se non fosse che, dopo una lunga chiacchierata di fronte ad una tazza di tisana, mi sono resa conto che l’appellativo di content creator è forse troppo riduttivo per descrivere le mille sfaccettature di Out of Maria.
Sì perché Maria Chiara in una vita passata, ma non troppo distante, è stata una regista di cortometraggi piuttosto affermata (ve l’abbiamo raccontata anche su queste pagine…). Pensava di vincere un premio importante entro i trent’anni, ma come in ogni favola che si rispetti, gli imprevisti erano dietro l’angolo.
Così un giorno, contro ogni aspettativa, Maria Chiara si è ritrovata catapultata nel mondo della moda e dei social network, dando vita ad Out of Maria.
Merito (o colpa, dipende dai punti di vista) di una serie di sfortunati eventi e di un debito da saldare.
“Tutto è accaduto casualmente, in un momento davvero difficile della mia vita. Da un giorno all’altro, la terra mi è crollata sotto i piedi: mi sono ritrovata con una bolletta molto salata da pagare e così ho iniziato, quasi per gioco, a vendere alcuni miei vestiti su Vinted. Successivamente, visto anche il riscontro positivo di questa esperienza, è iniziata la mia collaborazione con Voga Shop: mi hanno reclutata per realizzare foto e altri contenuti per il loro profilo Instagram, dandomi completamente carta bianca. Questo è sicuramente l’aspetto migliore della collaborazione con il negozio, perché mi consente di esprimermi a pieno e senza troppi filtri.”
In effetti, basta fare un giro sul suo profilo Instagram, per rendersi conto che la creatività di Out of Maria è davvero fuori dal comune: grazie ad una singolare capacità di reinterpretare la realtà che la circonda e ad una buona dose di autoironia, Maria Chiara riesce a destreggiarsi abilmente tra abiti firmati ed accessori costosi, facendo apparire la moda come un mondo più accessibile, lontano dai classici stereotipi e in cui anche una mamma può diventare la prima assistente sul set. Non è un caso, quindi, che Maria Chiara abbia raggiunto in poco tempo risultati importanti, come la partecipazione ad un evento a Milano organizzato da Vanity Fair.
Insomma, niente male per una persona che sostiene di non essere assolutamente portata per stare di fronte ad una videocamera!
Certo non sempre è oro tutto quel che luccica e spesso i social network possono trasformarsi in uno strumento difficile da gestire, capace di infondere in chi li usa una costante (e a volte disperata) ricerca di approvazione e un forte senso di inadeguatezza e solitudine.
Fortunatamente Maria Chiara non si è lasciata abbattere dall’algoritmo (o “Aldo Ritmo”, per dirla con parole sue) ed anzi si è dimostrata capace di mantenere intatta la sua personalità, senza scendere a troppi compromessi.
“Negli ultimi anni ho scoperto che anche ad Arezzo esiste una bella comunità creativa; nonostante sia una città di piccole dimensioni ci sono moltissime persone con grandi capacità artistiche.
Il consiglio che mi sento di dare a queste persone è di lanciarsi, di provare ad esprimersi senza preoccuparsi troppo del giudizio altrui, e di essere sé stesse, anche a costo di perdere qualche follower.
Quando ti chiedono cosa vuoi fare da grande, io dico: continua a fare quello che ti interessa. L’occasione giusta prima o poi arriverà.”
di AGNESE ANDREONI
IG: @out_of_maria