3cL di gin, 3cL di Campari, 3cL di vermut rosso. È l’aperitivo; c’è qualcosa di intrigante e meraviglioso in questo momento della giornata? Di questo rituale sociale che costituisce ormai da secoli un appuntamento fisso anche per il popolo aretino, grandi aspiranti possessori di cirrosi epatiche. Ok, ma siete sicuri di essere preparati ai personaggi che si aggirano tra i vicoli della città al combrugliume? Ad Arezzo alle 7 di sera, come da tradizione, i locali per bere iniziano a dagnene secche, e al botolo ringhioso l’alcol piace da morì, che sia a 3 euro con retrogusto di benzina, o l’arte su bicchiere a 10 euro.
Durante uno dei miei tanti stati di sobrietà, dovuti all’invecchiare, mi rendo conto come Arezzo si divida tra chi beve e chi fa finta: il vino è elegante, i cocktail possono essere sofisticati, la birra è schietta, gli analcolici fanno scena e l’acqua fa ruggine… E come ogni weekend che si rispetti, le aspettative sono tante e i sogni di più: unn’è i’bere, l’è i’ribere!
El noccélo
Botolo, top di gamma, che beve esclusivamente Gin Tonic, e per carità senza cannuccia, perché “un uomo che beve un cocktail con la cannuccia non se può vedè!”. Carico a manetta del suo fascino, vestito sempre alla moda, si aggira al bancone da solo, ha bisogno di spazio e tempo, lui ne sa più del barman. El noccélo lo riconosci subito: curato, talmente tanto che è il classico che si vomita sulle scarpe per la troppa sobrietà.
L’accattino
Che vinca il lotto, lui comunque è sempre senza un soldo. Accattino uguale mo’ son cazzi tua. Sempre con la scusa sempre pronta, l’accattino oltre che scroccare da bere, ti scroccherà anche l’anima. Ci chiediamo come mai non sia ancora un animale in via di estinzione.
L’alupato
Non ha mai tregua, e durante l’aperitivo dà il meglio di sé. Attende con impazienza il weekend per arleccasse tutto. L’aperitivo è il suo epicentro, dove innesca una serie di rituali mirati ad attirare una preda. Spesso questo animale riesce a trovare persino un partner con cui condividere il proprio patrimonio genetico.
L’Annemale
C’è da chiedersi se è nato prima lui o il Negroni, con il quale lo trovi sempre, BFF. Eccitato come un animale, lui ha la faccia da Negroni, il barista già se lo aspetta. Incapace di limitarsi, comincia il rituale già alle dieci di mattina, per ritrovarsi alle sette con lo stomaco pieno come un frigorifero post supermercato. Una ventina di Negroni, diciassette birre e dodici Spritz, al punto di nascere in lui l’annemale, ma senza il quale la serata non decorrerebbe mai.
L’avezzo
Colui che ha coniato la parola party hour. L’avezzo è il compagnone di bevute, di lui ci si può fidare sempre. Trinca birrini e nappi di vino come acqua. Un tipo da scelte tradizionali, il salva vita a fine di ogni serata, lui è lo spirito guida, il grillo parlante di cui ogni giovane gnuttelo sente il bisogno.
Bacioccolo (semplicione)
Lui c’è sempre, anche quando non te ne accorgi. Se ne sta lì, in piedi che stringe tra le mani il suo drink, come se ci fosse il rischio che possa cadergli dalle mani. Ma nel suo IO più profondo ogni giorno si ripete il motto “Chi beve birra campa cent’anni, chi beve vino ‘un more mai”!
Beccamorto
Rompicoglioni di natura e solitamente il finto ubriaco. Passa la maggior parte del tempo cercando di attirare l’attenzione e di parlare con il maggior numero di persone possibili. Il suo obiettivo? Apparire popolare, simpatico, carino, brillante, alla moda, intelligente, intrigante, socievole, felice, umile e pure sincero. Nel tentativo di innestare negli altri questo ideale, si ritrova a scavarsi la fossa da solo.
La Beschia
Distruggere. Il suo motto “buttelo giù a tonfo!”. Talmente imbenzinato che è sempre pronto a combattere contro i rivali per il titolo di maschio alfa. Spesso finisce con la sirena della polizia o con allegri trattati di pace a colpi di birre offerte.
Vuoti di memoria, cadute, telefonate imbarazzanti e molestie a sconosciuti.
Un ringraziamento speciale a tutti gli astemi, che grazie a loro le nostre performance vengono tramandate di generazione in generazione.
di VERONICA VALDAMBRINI
Stylist, Graphic Designer e Fashion Writer. Fin da quando ne ho ricordo, sono sempre stata attratta da situazioni, stili e differenti tipi di bellezza. Continuamente alla ricerca del nuovo ed alla riscoperta del vecchio, si affiancano a musica Jazz, Portrait Fotografici e cultura giapponese, piaceri e fonti di ispirazione per il mio lavoro e stile di vita.