Dagli albori del nostro viaggio insieme, quasi tutto è cambiato per il cane: più di noi, questa specie si è dovuta adeguare a vivere in un mondo sempre più urbanizzato e sempre meno a propria misura. Niente tracce interessanti da inseguire, guinzagli per passeggiare che limitano il movimento, stimoli visivi e uditivi da gestire e relazioni sociali limitate agli “amici” del parchetto.
Certo, anche guardando solo al nostro paese, non ovunque la situazione appare drammatica alla stessa maniera: ci sono centri più piccoli con ampi spazi di verde a portata di zampe.
Ma ci sono altrettanti centri grandi, o molto grandi, in cui i cani hanno ben poche possibilità di spaziare o di uscire da una “routine” disfunzionale di incontro-scontro con i cani del quartiere, incrociati frettolosamente mentre si cammina, senza tener conto di spazi o necessità individuali.
Tuttavia, questo non è il peggio.
Il “peggio” arriva quando incontri quel proprietario che pensa di aver acquisito, insieme al cane, anche il diritto di fare quello che vuole dove vuole. Ossia, quello del cane libero ovunque.
Chiariamo: sapete quanto per me sia importante far fare a Fido le giuste esperienze e quanto ritenga indispensabile regalargli anche avventure in libertà il più spesso possibile. Ma, per passeggiare senza guinzaglio è necessario che ci siano le giuste condizioni di sicurezza.
Giusto qualche settimana fa, una mattina, mentre ero al parco con i miei nipoti e una delle mie labrador, mi sono vista arrivare addosso a spron battuto un cane di mezza taglia, con proprietario a duecento metri, che procedeva a passo lento guardando il telefono.
A niente sono valse le mie richieste di richiamare prima e di legare poi, il cane ormai giunto da noi. Anzi, mi sono valse una serie di coloriti insulti, pronunciati con convinzione dal proprietario dello stesso perché non capivo che il cane voleva “solo giocare” e che non faceva niente di male. Sbagliato!
Il parco è di tutti e mandare un cane contro un altro senza possibilità di scelta è pericoloso.
Capiamo, quindi, come usarlo bene.
Regole di buona convivenza in città
Tieni il cane al guinzaglio e avvicinalo agli altri, cani e persone, solo se sono tutti sono d’accordo: i cani degli altri hanno lo stesso diritto di passeggiare con tranquillità che ha il tuo.
Se un cane è al guinzaglio e il tuo è sciolto, richiamalo e tienilo vicino a te. Non sai se l’altro può avere reazioni aggressive o di paura.
Se non puoi richiamarlo prontamente perché non torna, non scioglierlo oppure usa le aree cani, che per legge sono gli spazi dedicati a far sgambare i cani in sicurezza.
Se l’area cani non ti basta – e lo capisco dato che spesso sono minuscole – quando possibile prendi la macchina e raggiungi un posto più a misura di cane.
In ogni caso, mantieni la calma e il sorriso: aiuta a far accettare i cani e a lasciare aperte più porte a chi, come noi, li accompagna per il mondo.
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Sono Elisa Mengozzi, istruttore cinofilo professionista.
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