Il nome del locale?
«È legato a mia nonna che la domenica cucinava spesso il “cibreo”, un tipico piatto della tradizione toscana a base di frattaglie. Il nome del locale ne è quindi una storpiatura in chiave aretina-valdarnese. E non ti nascondo che ho voluto strizzare l’occhio anche ad un noto ristorante fiorentino…»
È questo l’incipit perfetto per presentarvi la novità: Ciribeo Bistrò che, in via Isonzo 42, ha da poco dato il via ad un mix di tradizione, sapori decisi e una diversa idea di cucina che, a detta di Marco, il titolare, vuole arricchire la proposta di piatti con una vasta e accurata selezione di vini e cocktail.
L’arte della mixology in connubio con la tradizione culinaria toscana. Come nasce l’idea di questo abbinamento?
«Riflette sicuramente quello che fu il mio primo lavoro: il barman. Da lì l’idea di inserire cocktail originali con nomi che giocano tanto con il gergo aretino… C’è il Bear One che deriva da “berone”, una bevanda che bevevano gli operai dopo la giornata di lavoro, o Amaranto che è dedicato alla nostra squadra di calcio e, ancora, Citty, una storpiatura dello slang aretino.»
Qual è l’elemento che vi distingue di più?
«Immagino l’offerta diversificata; una soluzione ben accolta da più fasce di età. Così come la carta dei vini, composta per la maggiore da quelli delle colline aretine insieme ad eccellenze del Casentino. Altra bella assonanza con il locale è il nome di alcune etichette che, come il Ciribeo, rievocano lo slang del parlato aretino…»
Invita i lettori e le lettrici di WEARE ad essere commensali nel tuo locale.
«Potrebbe apparire banale, ma se cercano buon bere e buon cibo, non possono non venire a trovarci… Probabilmente lo direbbe qualunque ristoratore, ma noi ci mettiamo un po’ più di colore! E a dimostrarvelo sono i nostri piatti e i nostri cocktail, originali e diversi. Ordinate il nostro Ciribeo, un french toast scomposto con petali di cipolle fondenti e caramello al vin santo con l’aggiunta di zeste di bergamotto, o il N’duyte, whiskey riserva bourbon, sciroppo limone e vaniglia, per capire subito lo spirito alternativo, pop e tutto aretino del nostro bistrot.»
di CARLO MARTINO
ciribeo.it
IG: @ciribeo_bistro
Classe 1992, nato a Cori, un paesino che nessuno conosce. Sono laureato in Storia dell’arte e proprio a Firenze, città “culla del Rinascimento”, decisi di specializzarmi in arte contemporanea. Mai nessuna scelta fu così tanto azzeccata. Sono presidente di un’associazione culturale no profit con la quale organizziamo eventi e mostre d’arte contemporanea. Nutro una passione nell’origliare i commenti delle persone relativi alle opere d’arte allestite nei musei. Oltre a questo amo i libri, il rock, lo sport, l’improvvisazione teatrale. Mi piace molto anche il whiskey (se bourbon meglio).