Arezzo, Venerdì 28 Ottobre
BANCA ETRURIA INAUGURA LA MOSTRA “I TESORI DEL CAVEAU”
Il sindaco di Arezzo dichiara: “Arte, storia, economia, tutto questo rappresenta l’oro per la nostra città. I nostri gioielli, pezzi unici raffinati e straordinari, testimoniano l’abilità e la maestria dei nostri artigiani”.
Arezzo, Mercoledì 2 Novembre
COLPO DEL SECOLO: SVALIGIATO IL CAVEAU DI BANCA ETRURIA
Indagini a tappeto per individuare il ladro in “nero come la notte” che nel weekend dei Santi ha svaligiato il caveau della sede di Banca Etruria. Una sede grande, in un edificio di pregio, che all’interno ha tanti uffici, sportelli, ma soprattutto un capiente caveau.
Le indagini con a capo il commissario Ginko stanno ricostruendo passo dopo passo il furto messo in atto la notte del weekend. Un colpo messo a punto grazie a molti mesi di appostamenti e sopralluoghi, pianificato con estrema cura.
La scoperta del “buco” nei pressi del caveau ha lasciato sbigottiti.
Stando alle prime ricostruzioni il ladro, autentico professionista, si è calato dal ponte della Parata nel tunnel sotterraneo dove scorre il Castro. Dopo aver percorso circa 800 metri il torrente cementato lungo via Signorelli e poi a monte di via Crispi, si è ritrovato all’altezza del pavimento della stanza adiacente al caveau. In quel punto, probabilmente scavando per settimane, aveva aperto un varco. Un’opera finissima e un’idea geniale, almeno dal punto di vista criminale.
“È strano pensare che un personaggio si riconosce meglio quando si maschera”, dichiara l’ispettore capo, “Tutti i malviventi mi preoccupano meno di un uomo solo, Diabolik”.
Stando a quanto emerge nel caveau ci sarebbero stati lingotti d’oro e gioielli per un valore che ammonterebbe a svariati milioni di euro.
I vigili del fuoco per ore hanno perlustrato le cavità sotterranee calandosi dal foro realizzato dal malvivente permettendo così agli inquirenti di ricostruire il percorso intrapreso dal ladro. I cunicoli si allontanano centinaia di metri dalla sede della banca: arrivano fino in via Ristoro, in località La Parata. Un tragitto che Diabolik ha imboccato all’andata e anche al ritorno, calando il bottino nelle viscere di Arezzo.
Driiiin….Driiiin….Driiiin (sveglia)
Ci sono traumi nell’infanzia di ogni individuo che ne segnano irrimediabilmente tutta la vita futura. I nostri nonni subirono la guerra, i nostri genitori la tv e noi?
Erroneamente si pensa che leggere renda solo più intelligenti. Ho imparato a leggere con i fumetti, li leggevo di notte, come mio solito, di nascosto dai miei genitori che volevano che dormissi. Un sogno ricorrente di tutta la mia giovinezza: li sognavo di notte, ogni singola notte, e l’incubo era svegliarsi e scoprire che in edicola era finito l’ultimo esemplare nelle mani di un altro.
L’edicola del quotidiano, delle riviste di musica ordinate per genere, dei fumetti di Diabolik dove il crimine ha il colore del nero, i segni del colpo perfetto e di storie geniali di estrema perfezione, quasi epiche, ma al tempo stesso, spietate e crudeli. Un immaginario pop, il cocktail perfetto tra crimine e fantascienza.
di VERONICA VALDAMBRINI
Stylist, Graphic Designer e Fashion Writer. Fin da quando ne ho ricordo, sono sempre stata attratta da situazioni, stili e differenti tipi di bellezza. Continuamente alla ricerca del nuovo ed alla riscoperta del vecchio, si affiancano a musica Jazz, Portrait Fotografici e cultura giapponese, piaceri e fonti di ispirazione per il mio lavoro e stile di vita.