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Felice
I Canale, band punk di Cortona, abbiamo fatto una lunga chiacchierata, parlando anche dell’uscita del loro primo disco

Simone Sorini, Luca Nerozzi, Francesco Magi e Daniele Bianchi sono i Canale, band punk originaria di Cortona e attualmente in piena attività. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con il gruppo, parlando anche dell’uscita del loro primo disco.
Parlateci delle origini di questo progetto.
«Abbiamo cominciato a prendere in mano gli strumenti per gioco durante il periodo delle superiori, suonando una serie di cover e facendoci chiamare Sinister Tricks; in seguito, ci sono stati vari cambi di formazione ed alla fine il nome è diventato Canale 52, iniziando poi a scrivere pezzi nostri. Tutto procedeva bene fino all’arrivo della pandemia che ci ha tagliato le gambe, come poi a tante altre band, e ci ha separati. Fortunatamente ci siamo ritrovati tempo dopo, senza il precedente chitarrista che nel frattempo aveva lasciato la band e all’unanimità abbiamo deciso di gettare via tutto quello che avevamo fatto in precedenza per dar spazio a materiale totalmente nuovo.

Nonostante questa rinascita, sentivamo che mancava qualcosa alle nostre canzoni e necessitavamo assolutamente di un’ulteriore chitarra, andandola a trovare nella persona di Daniele che, rispetto a noi, aveva già un’esperienza e uno studio dello strumento molto più ampio: le nostre strade si erano già incrociate in situazioni precedenti e l’intesa tra di noi era piuttosto forte. Tornati ad avere una certa stabilità, abbiamo preso un ritmo sostenuto nella scrittura, arrivando a totalizzare una decina di tracce nel giro di un anno. Considera che dal 2021 non ci siamo più fermati e, oltre alla realizzazione del disco, abbiamo sistemato anche tutto il contorno del nostro lavoro, come ad esempio l’ottimizzazione della sala prove.»

Come avviene la scrittura di un vostro pezzo?
«Di norma abbiamo due approcci: nel primo partiamo con un testo già pronto ed una linea di chitarra o basso, nella seconda, la traccia nasce direttamente in sala prove da una jam improvvisata. Purtroppo accade anche che non tutto ciò che viene buttato giù possa funzionare alla prima e così è successo per ALIENI, che su consiglio di Enrico Zoi, il nostro produttore, è stata riscritta strumentalmente da zero.
Le nostre prove durano mediamente due o tre ore, quindi riusciamo più o meno a fare un pezzo ogni volta, mentre per la stesura dei testi ci vuole solitamente una serata o due. Altra nostra fortuna è che all’interno dei Canale riusciamo ad essere schietti gli uni con gli altri in maniera costruttiva durante la lavorazione, portandoci quindi a crescere e a creare pezzi sempre migliori. Il metodo che usiamo è sicuramente faticoso certe volte, ma siamo molto felici dei risultati ottenuti.»

Cosa potete dirci riguardo al vostro primo LP?
«Il disco è uscito il 17 febbraio e si intitola FELICE. È stato prodotto e registrato da Enrico Zoi presso il suo Blue Dot Productions e contiene dieci tracce, tra cui i tre singoli pubblicati nei mesi scorsi: SCOGLI, X SEMPRE e SULLA TESTA DEL PERDENTE.
Sono pezzi nati perlopiù nell’ultimo anno e mezzo e si sente che sono stati scritti durante un periodo piuttosto difficile per tutti, ma crediamo che li avremmo scritti comunque: parliamo principalmente della vita di tutti i giorni e delle esperienze di quattro ragazzi di provincia, come ce ne sono tanti, e abbiamo sempre la speranza che le persone possano ritrovarsi nelle situazioni descritte dai nostri testi. Possiamo dire che c’è un filo comune nelle tematiche, una narrazione, che unisce tutte le tracce di FELICE. Cerchiamo di essere veri e di mettere sempre tanta onestà in ciò che facciamo.
Avevamo già pianificato di raccogliere tutto il materiale in un disco sin dai tempi dei primi provini, proprio perché volevamo avere qualcosa di solido e tangibile dopo tutto quello che è successo. Il tempo di durata di tutto l’LP è di mezz’ora, quindi piuttosto veloce ma funzionale visto il genere che facciamo.»

Le ispirazioni che vi vengono in mente per prime?
«Ci ispiriamo prevalentemente a gruppi come Verdena, Gazebo Penguins, Ministri, Quercia, Ǿjne, Riviera, ma anche ad altre band italiane ed internazionali.»
Avete già iniziato a lavorare su del nuovo materiale?
«Si, alla fine non ci siamo mai fermati, ma non sappiamo effettivamente come il nuovo materiale si porrà e quanto sarà differente rispetto a quello raccolto nel nostro primo disco. Probabilmente ce ne accorgeremo più avanti.»

di LORENZO STIATTI
Credits Susanna Caperdoni
La copertina del disco è di Riccardo De Marco

IG: @canaleband

Lorenzo Stiatti
LORENZO STIATTI

Chitarrista e cantautore, principalmente legato da un amore indissolubile alla musica punk e a tutte le sue derivazioni. Lettore accanito sin dall’infanzia e scrittore al giorno d’oggi.

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