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Gasse, bassi, essenza
Arezzo vede nascere e germogliare la musica elettronica di Luca Agnelli in un habitat confortevole

Arezzo vede nascere e germogliare la musica elettronica di Luca Agnelli in un habitat confortevole… Salvo poi, con la maturità musicale ma soprattutto interiore, sbocciare realmente e meravigliosamente in climi musicali ben distanti e ben più estremi, nella variegata giungla trans-nazionale raggruppata a spintoni sotto il nome di Hard Techno, in decollo verso i massimi palchi italiani ed europei e verso collaborazioni con giganti come Salmo.
Un graziosetto e comunissimo gelsomino che ingenera, in un innesto tanto devastante in decibel e impatto quanto inatteso, un’ipnotica e distorta pianta carnivora… Come resistere alla tentazione di tuffarsi dritti tra le sue fauci per scoprirne l’essenza?
Già dalle prime apparizioni nei club anni ’90 avevo cominciato, nella grande varietà di generi che c’era, ad assorbirne alcuni come la techno, l’hardcore, l’hardstyle, facendo il dj dal ’92, ho poi vissuto e suonato tantissime fasi musicali, però è incredibile appunto vedere come quello che faccio oggi rispecchia tante cose da cui musicalmente sono partito. Se vado a spulciare tra i miei vinili dell’epoca, ci sono moltissime sonorità identiche a quelle che uso oggi: questo dice che sto semplicemente seguendo me stesso e il mio background primordiale. Chiaramente, non si tratta di revival: utilizzo suoni con quel sapore un po’ gabber, ma in chiave attualizzata. Di base, l’unico modo che conosco per fare musica è fare ciò che mi piace, ascoltando solo il cuore ed essendo sempre me stesso! Ero arrivato, passato il culmine del periodo house degli anni duemila, ad un punto in cui non mi riconoscevo più in ciò che suonavo. Dire basta è stato automatico, contro tutto e contro tutti, rivedendo anche i cachet ma facendo quello che sentivo veramente dentro e fatico a descrivere la felicità che provo oggi, nel 2024, nel vedere che l’ennesima evoluzione musicale che ho fatto con la ripartenza post-pandemia mi ha messo sulla strada che mi ha condotto fino a qui! Un pubblico nuovo ed entusiasta a cui trasmettere la mia energia e che mi ricarica con il suo calore dandomi forti emozioni, palchi pazzeschi lungo tutto il mondo cambiando anche 5 Paesi in 5 giorni, il tutto seguendo nient’altro che la mia natura… Cos’altro potrei volere?
Pazzesco come, semplicemente chiedendogli come sia nato Luca Agnelli musicalmente e come sia giunto a quello che è oggi, abbia acceso la miccia di un racconto esplosivo che percorre in un lampo decenni, con la velocità, la potenza e l’inesorabilità gioiosa di un rumorosissimo missile pieno di sostanza e amore per la musica.

Luca Agnelli3
Luca Agnelli2

Con che deviazione di rotta è atterrato nella dorata pista musicale di Mister Lebonwski aka Salmo questo missile? Già, perché è da poco uscito un remix pazzesco firmato Luca Agnelli di BRUJERIA, brano tratto dall’album CVLT di Salmo e Noyz Narcos, che potrebbe tra l’atro non essere l’unico su cui il nostro concittadino metterà le mani…
“Nasce tutto un giorno dello scorso dicembre quando, dal nulla, Salmo mi scrive: “Ciao, sto lavorando alla nuova serie Blocco 181, mi servirebbe un po’ di musica strong.”
Stavo lavorando ad una traccia con un bel break spezzato e d’istinto gliel’ho mandata, facendogliela sentire al volo da un messaggio vocale. La risposta non me l’aspettavo minimamente: “Bomba! Ti andrebbe di fare il remix killer di un pezzo?”
Remix di BRUJERIA fatto in tempi record buttandomici a capofitto, uscito one-take con anche il video in tempi ancora più assurdi per volontà di Salmo stesso, con tutte le immaginabili acrobazie tra contratti di etichette major da far quadrare su un album di quella portata già pubblicato, ma quando nasce una connessione artistica così pura, non pianificata e profonda, abbatte qualsiasi ostacolo con la forza della naturalezza con cui fa accadere le cose. Infatti, figata che ha veramente spaccato a tutti i livelli e che ha fatto nascere altri progetti e collaborazioni in corso, in studio insieme andiamo letteralmente fuori controllo!”
Luca Agnelli oggi suona il suo lato selvatico e selvaggio, quello che fa ballare prima di tutto con le vibrazioni della cassa toracica che squassano le viscere. Là, in quella dimensione dove la musica è sudore, libertà, connessioni, sound che prende a schiaffi con la grattugia, condivisione, pacificazione sonora. È altrettanto pacificante toccare con mano e timpani come conquistare la serenità di esprimersi senza filtrarsi né risparmiarsi a prescindere da venti e correnti sia sinonimo di affermarsi, ai massimi livelli. E allora, sempre e solo… Gasse!

di ALESSIO FRANCI

IG: @lucaagnelli
Credits Filippo del Magno

Alessio Franci
ALESSIO FRANCI

Musicomane innamorato di ogni applicazione del linguaggio. Cerco storie e suoni che mi facciano vibrare tanto ad ascoltarle, quanto a raccontarle. Osservo, rifletto, percuoto, vivo. Mi muovo per il mondo senza filtri e senza la pretesa di trainarlo, col solo obiettivo di conoscerne ed apprezzarne le sfumature più o meno armoniche.

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