In una città come Arezzo, dove a far da padrone nei giornali e tra la gente sono le vicende calcistiche, nascono e crescono realtà sportive che riescono a raggiungere traguardi incredibili e inaspettati, grazie alla grandissima passione di chi crede nei valori dello sport e di chi non smette mai di aver voglia di divertirsi.
È la storia del Club Arezzo, la società di pallavolo nata nel 2016 dall’iniziativa di un gruppo di giocatori di grande esperienza che non avevano però più un posto dove giocare, e che invece di scappare fuori Arezzo, o appendere le ginocchiere al chiodo, hanno preferito rimboccarsi le maniche e creare una squadra dall’identità orgogliosamente aretina, facendo proprio quel famoso nome, col quale Dante ci definisce nella Commedia, “Botoli” (“Botoli trova poi, venendo giuso, ringhiosi più che non chiede lor possa, e da lor disdegnosa torce il muso”), quello del Club, rendendolo però un punto d’orgoglio e un simbolo identitario. La passione di questi ragazzi è stata così travolgente da far sì che il progetto crescesse rapidamente, dando la possibilità a tutti quelli che avevano ancora voglia di mettersi in gioco, di trovare spazio, e facendo avvicinare per la prima volta alla pallavolo tantissimi ragazzi e ragazze, tanto che per il secondo anno su due la formazione maschile di Under 14 è arrivata a disputare niente di meno che le finali nazionali di categoria.
Il secondo anno di vita non è ancora del tutto chiuso e già questa giovane società ha moltissime idee per il suo futuro. Intanto, è pronto un pranzo di fine anno per salutare e ringraziare tutti gli atleti e le famiglie, durante il quale sarà anche organizzato un torneo di green volley. Ma la passione non riposa neanche d’estate: sono programmati corsi di beach volley per continuare a far giocare Botoli e Botoline, ma anche tutti gli appassionati che vorranno partecipare (numeri permettendo). A questo proposito, l’idea che ronza in mente a questi pallavolisti, abituati a stare con la testa fra le nuvole, ma solo per le quote che raggiungono in salto, è quella di un ambizioso e interessante progetto a lungo termine: creare dei campi da beach volley indoor, così da poter portare avanti anche d’inverno quest’attività. Non sarà facile trovare spazi nella nostra città, ma possiamo aspettarci di tutto, e chissà che non ci stupiscano molto presto!
In due anni sono arrivate tantissime richieste di adesione da parte di ragazzi e ragazze che si avvicinavano per la prima volta a questo sport, e dato che lo spirito della società è quello di dare la possibilità a tutti di giocare a pallavolo e di divertirsi insieme, senza mai dire di no a nessuno, per la nuova stagione la si stanno organizzando, oltre ai regolari campionati FIPAV, dei campionati amatoriali in collaborazione col CSI, dei tornei ufficiali promossi dal Club Arezzo, aperti a ragazzi e ragazze di tutte le età. Come mi spiega Daniele, il presidente giocatore, mentre negli spogliatoi della palestra si prepara agli allenamenti con la sua squadra.
“I campionati ufficiali durano poco per i nostri Botoli, quindi vogliamo dargli la possibilità di giocare di più, anche organizzando tornei amatoriali e amichevoli, cose divertenti, anche eventi collaterali per creare una comunità al di là della partita, creare una struttura anche là dove una struttura fisicamente non c’è.” L’idea è poi anche quella di organizzare giornate aperte ai ragazzi delle scuole, per farli entrare il mondo della pallavolo e fargli conoscere questo sport.
Oltre alla grande quantità di adesioni ricevute, il Club Arezzo si è trovata a essere una delle realtà di maggiore qualità e potenzialità nel territorio, grande responsabilità soprattutto nei confronti dei giovani che affidano il loro futuro sportivo alle mani di tanti abili allenatori. Per questo motivo, da quest’anno la società vuol provare a “fare selezione, ma nel senso buono, cioè formare squadre più destinate al divertimento di tutti, e squadre invece più destinate alla ricerca di un risultato: tutti devono crescere e avere la possibilità di giocare, però è importante anche creare le condizioni giuste per far fare un salto in avanti a chi ne ha le possibilità. Tutti così potranno giocare, e in pieno spirito sportivo potranno dimostrare ciò che valgono, perché il bello dello sport è anche quello spirito di sano agonismo”. Daniele poi non mi nasconde il suo sogno, e il sogno degli altri ragazzi che insieme a lui hanno creato questo gruppo: “arrivare ad avere in prima squadra un sestetto di Botoli nati e cresciuti con noi. Già ci stiamo riuscendo con gli allenatori, infatti da quest’anno quelli più esperti saranno affiancati da una nuova generazione nata all’interno del Club Arezzo.”
Il Club è stato fondato da ragazzi e inizialmente formato da sole squadre maschili, il settore nel quale si sentivano più esperti e in grado di competere ad alti livelli. Però, a partire dalla stagione appena conclusa è stato dato il via anche al settore femminile. “È nato quest’anno per puro divertimento delle ragazze, abbiamo avuto un sacco di adesioni e richieste, non ci piace dover dire di no a chi come noi ha così tanta voglia di giocare. Il gruppo sarà presente anche nella prossima stagione e ci stiamo già impegnando per mettergli a disposizione ottimi allenatori e spazi adeguati, esattamente come per il maschile, senza nessuna differenza di trattamento, nella speranza che un giorno riusciranno anche le nostre Botoline a ottenere grandi successi e togliersi tante soddisfazioni.”
La voglia di giocare è venuta anche a me scrivendo queste righe, quindi adesso mi allaccio le scarpe e vado anch’io a fare due salti in palestra!
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di STEFANO BENNATI
STEFANO BENNATI
“Giro, vedo gente, mi muovo, conosco, faccio delle cose”. 27 anni, una laurea in lettere e una magistrale in scienze dello spettacolo, con la passione per il cinema e le arti. Nel tempo libero (molto) leggo libri e guardo film, la sera faccio finta di essere un giocatore di pallavolo, di notte guardo libri e leggo film.
Mi piacciono i calzini colorati.