Definirmi non è semplice, risulta sempre difficile definire qualcosa di nuovo. Oltretutto sono refrattaria agli incasellamenti: classificarsi come qualcosa mi sta stretto.
Si può davvero definire una persona ponendola all’interno di quattro mura ben strutturate? Per poi additarla se esce dal seminato, se si rivoluziona e finalmente si chiede “ma chi sono io?”.
Quindi comincerei col dire qualcosa che raramente potrete sentire, ma che vi consiglio vivamente di approfondire: io sono un essere spirituale che ha scelto di “provare” l’esperienza umana per espandersi.
Faccio subito una premessa doverosa, quello di cui parlerò non ha niente a che fare con la religione, è qualcosa di ancora più intimo e profondo, è la riscoperta ed il nutrimento della propria essenza, quella scintilla con la quale tutti nasciamo e che raramente viene espressa in forma assolutamente autentica.
Perché si sa, siamo condizionati a pensare che se facciamo vedere quello che siamo davvero, se scopriamo il fianco, saremo sicuramente oggetto di giudizio, di scherno e tutto questo ci spinge di nuovo verso quelle famose quattro mura che ci delimitano in uno spazio che conosciamo troppo bene.
Allora io vi chiedo: avete davvero scelto autonomamente il concetto che avete di voi stessi? Siete in grado di capire cosa volete davvero per poi passare all’azione e andare a prendervelo?
Queste due domande sono complementari, posso sapere cosa voglio davvero se e solo se sono consapevole di chi sono. Non ci sono altre vie da percorrere.
Ed io quella strada l’ho percorsa e ci sto camminando ancora sopra, perché sono assolutamente certa che siamo in continua evoluzione, non per l’avanzare dell’età, ma per il semplice fatto che ogni volta che mi prefisso un obiettivo in linea con la mia vera essenza e lo raggiungo, divento qualcosa di più, mi espando. Per forza di cose mi devo rimodulare e ripartire verso livelli maggiori, che mi trasformeranno ancora ed ancora. Come potete ben capire, la scoperta di se stessi è un lavoro autonomo che si fa prevalentemente sul campo della vita, si studia e si applica, ma ad un certo punto del mio percorso mi è arrivata questa ispirazione: può esistere una figura, che, in base alla sua preparazione e soprattutto alla sua esperienza, delinea un percorso più diretto e veloce per tutte quelle persone immerse nel viaggio verso se stesse, che vogliono capire da dove proviene quel, a mio parere, positivissimo senso di insoddisfazione generale che provano senza riuscire ad attribuirlo a niente in particolare?
Sì che è possibile e da questo pensiero è nata Francesca, aka The Queen Issue, Coach di Manifestazione Consapevole. Se ho stuzzicato la vostra curiosità, spero coltiviate quel solletico in attesa del prossimo capitolo. Con immensa gratitudine.
Francesca Maggi
Conscious Manifestation Coach
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