Il nostro approccio alla “dieta” è sbagliato. Sì, hai letto bene. E sai perché? Perché la “dieta” non esiste, o almeno non come la intendiamo noi.
La parola “dieta” deriva dal greco prima e dal latino poi e significa “stile di vita”, quindi non può esistere una formula uguale per tutti come spesso ci vogliono far credere i presunti venditori della “dieta” miracolosa del momento.
Ognuno di noi, grazie ad un professionista al quale decide di appoggiarsi, deve intraprendere lo “stile di vita” più consono alle proprie abitudini e bisogni: è un percorso estremamente personalizzato, collegato al benessere e non riconducibile al mero: “faccio un mese di dieta per perdere 2 kg”!
Il mio metodo di lavoro è basato sulla tranquillità e la flessibilità alimentare. Non parlo mai di calorie e di macronutrienti, ma punto l’attenzione verso il vero protagonista della scena: il cibo. Troppo spesso il Percorso Nutrizionale viene associato ad emozioni come tristezza e angoscia, ma nel mio piccolo cerco di trasformarlo in un’esperienza soddisfacente e costruttiva.
Ricordiamoci che alla base della piramide alimentare mediterranea, oltre all’acqua e all’attività fisica, vi è la convivialità, e quindi quale miglior momento se non un pranzo con amici o parenti, attorno a delle succulente pietanze, per inneggiare al benessere di corpo e mente?!
Modifichiamo lo Stile di Vita non solo per avere una migliore gestione del peso o curare patologie, ma soprattutto per prevenire eventuali problematiche.
Nella società odierna purtroppo si da troppo poca importanza alla prevenzione. Molto spesso si preferisce prendere la via più facile che è quella del farmaco di turno, invece di lavorare sull’alimentazione e fare un’attività fisica costante, impauriti dalla fatica e dalla voglia di avere risultati subito. La fretta è cattiva consigliera, non solo nelle scelte di tutti i giorni, ma anche in materia di Salute. In un mondo che va mille all’ora, la pazienza di costruire un percorso a medio-lungo termine può sembrare un viaggio senza fine se ci concentriamo solo sull’obiettivo finale. Ma come nel tragitto verso la meta dei nostri desideri immaginiamo come sarà esserci, non dimentichiamoci, nel frattempo, di goderci il panorama.
Infine, un piccolo consiglio: lasciate stare la povera bilancia. È limitante, fuorviante e sbagliato ricondurre il Benessere ad un valore numerico grossolano come quello del peso.
Come dice un mio caro amico: “la bilancia è solo un segno zodiacale”.