La situazione è più o meno questa: mi ritrovo in giardino alla fine delle mie vacanze estive, in procinto di tornare al lavoro e ad un passo dal primo settembre che, siamo tutti d’accordo sia il vero capodanno, con un annoso problema da risolvere. Che non riguarda le tasse da pagare o la leggera nostalgia che ti sale quando per la prima volta di notte ti svegli per tirare su il lenzuolo.
No, il mio problema è: il mal di testa.
Una settimana intera, da mattina a sera, un dolore costante, assiduo, perseverante, resistente, tenace, un po’ come quelli del segno dell’ariete. Analizzo il caso, questi gli indizi: mi sveglio con la testa pesante e la sensazione di non aver dormito (e no, nessun hangover), mal di testa alle tempie e dietro gli occhi, dolore alla cervicale e alla zona delle guance. Se si scrivessero questi sintomi su google si aprirebbe una pagina con su scritto: consultare un dentista. Mi consulto, sì, soffro di serramento dentale. Io, proprio io che lo curo? Eh già. Bello scherzo.
Ma cos’è il serramento? Per parlare semplicemente è quel fenomeno per cui si stringono i denti, forte, in un punto; differisce dal bruxismo in cui i movimenti sono oscillatori e quindi la mandibola si muove in senso laterale e o avanti/indietro. Il serramento conduce ad una eccessiva attivazione della muscolatura masticatoria che può portare a mal di testa, dolore a livello delle guance, tempie, collo. Le continue tensioni dei muscoli masticatori e dell’articolazione temporomandibolare possono provocare quella che si chiama cefalea muscolotensiva. Ho tanti pazienti che ne soffrono e ora posso annoverarmi tra quelli.
Cosa si fa di solito? Una valutazione delle condizioni dell’articolazione, delle strutture scheletriche, muscolari e infine delle patologie occlusali (le cosiddette malocclusioni).
La risoluzione? Sicuramente ci è d’aiuto il bite. Un dispositivo specifico, solitamente in resina, fatto su misura sulla base dell’impronta della bocca del paziente. Il bite riesce a proteggere i denti ed alleggerire il carico della muscolatura e dell’articolazione. Importante può essere, come terapia di appoggio, la collaborazione dell’osteopatia per la stima e la risoluzione della disfunzioni a carico del tratto cervicale se queste influiscono e interferiscono sulla masticazione e/o la postura.
Quindi cosa ho fatto? Sono andata da una amica osteopata, mi sono fatta trattare e ho recuperato il mio bite. Alla fine di tutto questo ho pensato a due cose: la prima è che spesso si ha la risposta sotto al naso ma non la vediamo e la seconda è che non so come mai faccia così paura il dentista, anche gli osteopati non sono da meno ma menomale che ci sono, entrambi.
Avrei preferito farvi un recap delle vacanze invece ve ne faccio uno dei sintomi:
• Mal di testa
• Dolore al collo
• Dolore localizzato alle tempie o agli occhi
• Bocca contratta e tensione al risveglio
• Rigidità o dolore alle guance
• Fischi, ronzii alle orecchie e sensazione di ovattamento
Il mal di testa può avere tante cause e vanno indagate bene; spesso non si collega mai a problemi della bocca, perché non sembra esserci un nesso. Adesso sapete che c’è. Spero che non ne avrete bisogno ma in caso sono qua.
Dott.ssa Noemi Cutini
“L’unico argomento su cui non mi contraddico è il mio lavoro.
Amo il caffè, l’ironia, le sere d’estate.”
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