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Mani fredde, cuore caldo

La pallamano ha un grande successo all'estero, ma ad Arezzo, questo sport esiste? Eccome! E ne abbiamo parlato con la Petrarca Pallamano

Se vi chiedessi quale è il secondo sport praticato in Germania dopo il calcio, cosa mi rispondereste? Nessuno darebbe la risposta giusta: la pallamano! Con una palla, due porte e l’intento di segnare all’avversario (che la rendono un “calcio con le mani”, ma con azioni molto più veloci e avvincenti), la pallamano ha un grande successo nel paese teutonico e non solo, dato che anche Francia e nazioni scandinave sono ai vertici europei e mondiali già da tempo. E in Italia? Ma soprattutto, ad Arezzo? Sorpresa, sorpresa, esiste!

Ne abbiamo parlato con Alessandro Donati, presidente della Petrarca Pallamano Arezzo: “La società è nata nel 1975, quindi a settembre 2025 festeggeremo il 50° anno di attività, un vanto che poche società possono permettersi. Anni fa eravamo stabilmente in Serie B (quando era la seconda serie, adesso è la quarta) e siamo anche andati vicini alla promozione, ma c’erano problemi di budget che purtroppo non ce lo permisero.

Avvicinare i giovani a uno sport “minore” richiede tante energie: “Abbiamo ricominciato a lavorare molto nelle scuole e quest’anno ci ritroviamo 3 squadre giovanili (Under12, 14 e 16) oltre alle due squadre senior (Serie B sia maschile che femminile): i senior sono campionati interregionali, con trasferte lunghe, mentre gli Under sono a livello regionale. Il nostro obiettivo è quello di portare a conoscenza dei ragazzi che esiste anche la pallamano, un lavoro costante e impegnativo che, nonostante il buon afflusso di quest’anno, continueremo a fare.

A rendere più complicate le cose ci pensano gli impianti, che in città scarseggiano: “Ad Arezzo ci sarebbero due palestre che potrebbero ospitare le partite di pallamano, ma in nessuna delle due riusciamo ad inserirci a causa di società che sfruttano già questi spazi o per costi di gestione proibitivi. Di conseguenza andiamo a giocare le nostre partite a Castiglion Fiorentino, dov’è stato fatto un bel centro sportivo e c’è un’amministrazione che cura lo sport, mentre ci alleniamo in una palestra aretina che però non ha la grandezza sufficiente per giocare dei match ufficiali.

Come ci sono le difficoltà, c’è anche l’aiuto di chi la pallamano l’ha sempre vissuta: “Tanti ex atleti sono rimasti nell’ambiente e si danno da fare per mandare avanti la società, come viene fatto nella maggior parte delle realtà minori. Molte cose farebbero pensare di mandare tutto all’aria, ma la passione poi ha il sopravvento. Io ho iniziato a 14 anni come giocatore, poi allenatore, dirigente e adesso presidente: quando uno sport ti entra dentro non ne esci più.”

di MASSIMILIANO CUSERI

FB: Petrarca Pallamano Arezzo 0756
IG: @petrarca_pallamano

Massimiliano Cuseri
MASSIMILIANO CUSERI

Pianista innamorato dello sport. Sono passato da Bach ai compositori contemporanei, così come ho esplorato gli sport più disparati, dall’hockey al biathlon. Ho iniziato a scrivere tardi, ma spero di essere ancora in tempo per raccontare tutto ciò che finora ho potuto esprimere “solo” attraverso la musica.

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