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Mì, guarda là, un UFO!
Lasceremo i porti sicuri della normalità per esplorare il più avvincente evento fantascientifico della provincia aretina

Estate una stagione che sta lì, lì nel mezzo: un po’ calda e un po’ sudaticcia. Sandali, bikini, culi e tant’altro… A conti fatti, l’impressione è quella di vivere di rendita, di idee altrui che ci hanno lasciato per godercele, ma non per riutilizzarle, di gente che si è fatta un mazzo così per creare la storia e personaggi divenuti cult mentre a noi basta riciclare, dopo tutto, siamo la generazione del sostenibile.
Tutto è chimica, governato dalla fisica e spiegato dalla matematica. La selezione naturale fa il resto. Ancora non ho capito se me le cerco, se sono io ad attirare, o se forse è semplicemente Meta con le sue targhettizzazioni, sta di fatto che mi è capitata tra le mani questa pagina Gli UFO di Cennina”, e che fai non ci clicchi sopra?!
Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell’estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c’è un piccolo ed interessante borghetto. Per chi di voi non lo sapesse Cennina, è una terra di mezzo tra Capannole, Ambra e Badia Agnano; uno di quei territori che non ha mai saputo se essere aretino, senese o fiorentino. Una sorta di triangolo delle Bermuda nel mezzo della campagna toscana.
È giunta l’ora di mettersi in viaggio, lasceremo i porti sicuri della normalità per esplorare il più avvincente degli avvincenti eventi fantascientifici che la provincia di Arezzo abbia mai avuto. Vi avverto, il primo istinto sarà quello di sorridere.

Lunedì, 1 novembre 1954 ore 6:30 AM, un giorno che passerà alla storia. Rosa Lotti in Dainelli è una contadina di 40 anni, e all’alba del dì degli Ognissanti, e come da brava cristiana, si incamminava verso la Chiesa di Cennina seguendo un sentiero nel bosco.
Ma, poco prima di arrivare in una radura notò un “qualcosa” di strano sporgere dai cespugli: arrivata alla radura stessa, vide che si trattava di un grosso “fuso” e da alcuni cespugli di ginestra sbucarono improvvisamente due “esseri”, che le tagliarono la strada. Alti circa un metro, proporzionati, di apparenza totalmente umana, erano “bellissimi”: le apparvero “un po’ anziani” e parlavano con voce normale, ma in una lingua sconosciuta, “sembrava cinese”… Il succo della storia fin qui!
La curiosità ti sta corrodendo e vorresti maggiori dettagli, ma si sa bene che quando si parla di UFO spesso si affronta l’argomento con una buona dose di scetticismo… Appena varchiamo nell’inesplicabile saltano subito fuori persone un po’ strambe, musiche inquietanti, verità New Age e cospirazionisti di ogni sorta. Eppure in quegli anni tutti parlavano di alieni, tutti parlavano di UFO, molti interrogativi ed altrettante teorie e c’è chi addirittura ha sostenuto d’aver incontrato i conducenti di questi veicoli.
La vicenda di Cennina divenne così famosa in Italia e all’estero, che i giornali ne parlarono per mesi ed anni, e poi?
Costì, costà, costaggiù, e costassù di UFO sopra al cielo aretino ne sono passati assai. E ad oggi dove sono gli alieni, tutti quegli alieni con le loro tutine anni ‘50? Non so se sia sensata o dettata dallo sconforto, ma è comunque una risposta: dormono!

di VERONICA VALDAMBRINI

Veronica Valdambrini
VERONICA VALDAMBRINI

Stylist, Graphic Designer e Fashion Writer. Fin da quando ne ho ricordo, sono sempre stata attratta da situazioni, stili e differenti tipi di bellezza. Continuamente alla ricerca del nuovo ed alla riscoperta del vecchio, si affiancano a musica Jazz, Portrait Fotografici e cultura giapponese, piaceri e fonti di ispirazione per il mio lavoro e stile di vita.

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