Dicono che per conoscere veramente una terra devi andare alla scoperta della sua cucina, dei suoi sapori e delle sue tradizioni culinarie. Saperi che si tramandano di padre in figlio, di generazione in generazione, svelando il volto più autentico e verace di un paese e della sua gente.
Attorno a una tavola si riuniscono le famiglie, si respira l’aria di casa, anche se lontani dai luoghi che ci hanno visto crescere, e si possono trovare calore e genuinità.
La stessa aria si respira in pieno centro ad Arezzo, alla Gastronomia Dal Moro, di fronte a Piazza della Badia in Via Cavour 68, la bottega gestita da Riccardo Moretti insieme ai suoi genitori Ivano e Simonetta.
“Gestire la bottega non è un lavoro, è un divertimento, è l’estensione di come siamo noi a casa!” Mi dice Riccardo mentre io resto incantato e appeso come quei salami, prosciutti e salsicce che mi trovo di fronte entrando nel locale. Tutto è come te lo aspetteresti, semplice e genuino come le persone che amano quello che fanno e cercano di trasmetterti la loro passione.
Ivano, è un macellaio di terza generazione, come suo babbo e suo nonno prima di lui è cresciuto imparando il mestiere (l’arte!) della preparazione della ciccia, come si dice qui ad Arezzo, e nove anni fa ha deciso di aprire questa tipica bottega aretina, occupandosi personalmente della preparazione di affettati e insaccati di ogni tipo, un ben di Dio che non trova eguali neanche nel paese di Salsiccia visitato da Homer Simpson e famiglia. Non è un caso allora che i turisti che da ogni parte del mondo vengono a visitare la nostra città si fermino proprio dal Moro, per assaporare la bontà dei suoi piatti e per portarsi a casa un souvenir gastronomico preparato sul momento.
Quattro anni fa, accanto a Ivano e Simonetta è arrivato anche Riccardo, che con la sua giovinezza sta cercando di unire la genuinità, la sostanza e la sana “ignoranza” della tradizione a una moderna e aperta sperimentazione, per far felici anche gli occhi insieme alla pancia. Infatti, dal Moro non si preparano solo affettati, ma ogni genere di specialità toscana, come la trippa, il lampredotto, panini farciti, impasti per crostini e dei taglieri misti con formaggi che dopo aver fatto la gioia del palato finiscono puntualmente sui social a far venire l’acquolina in bocca a tutte le persone a dieta.
Però le cose vanno fatte bene, per godere nel migliore dei modi di queste prelibatezze devi stare comodo e rilassarti, perciò, per accoglierti come si deve, da un paio d’anni il Moro e il Morino hanno aperto anche la Casa Moro, una sala degustazione di fianco alla bottega, nella quale poter pranzare e cenare con piatti freddi più ricercati, realizzati con materie prime di produttori locali, e annaffiando il tutto con un buon vino. Insomma, se vuoi bere e mangiare bene, sentendoti coccolato come quando vai dalla nonna, non pensarci su nemmeno un attimo e passa dal Moro. Un consiglio? Non salire sulla bilancia quando torni a casa!
di STEFANO BENNATI
IG: @dalmorocasamoro