Prima che asciughino quei due o tre baci sulla fronte e qui e lì, ti chinerai per bere acqua d’argento dallo specchio, e se nessuno ti starà a guardare ti toccherai le labbra con la bocca.
C’è un tempo in cui più svelto delle dita che lo scultore passa sulla creta il sangue impaziente ti modella il corpo dal di dentro.
Forse stringerai tra le dita i tuoi giovani capelli e li solleverai sopra le spalle perché somiglino piuttosto ad ali, e davanti a loro prontamente correrai là dove proprio davanti agli occhi e sul fondo estremo dell’aria sta il grande, erto, conturbante e dolce nulla, che splende.
JAROSLAV SEIFERT
REDAZIONE
Preparata, attenta, fuori dagli schemi e con una gran voglia di raccontare la nostra città; la Redazione e i suoi articoli su Arezzo, in perfetto stile WEARE…