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Siamo tutti Muhammad Ali
La storia e la passione della Palestra Nicchi per la boxe!

Hai sentito l’odore di fatica e sudore quando hai varcato la porta della palestra?
Mi accoglie con queste parole Aldo nella sua seconda casa, la palestra dove lui e suo fratello Adriano sono cresciuti a stretto contatto con la Boxe e tutte le proprie sfumature.
La Boxe è lo sport che tutti gli altri sport aspirano ad essere e qui dentro abbiamo imparato a viverlo e trasmetterlo con i valori del sacrificio e della passione con cui questa nobile disciplina merita di essere vissuta.” Ci spiega Aldo.
Aldo e Adriano sono la seconda generazione di pugili della famiglia Nicchi, il primo è stato tre volte Campione Mediterraneo IBF e adesso è Responsabile Tecnici della Toscana per il periodo olimpico 2017/2020; mentre Adriano, pugile ancora in attività, ha conquistato negli scorsi anni la Cintura Intercontinentale WBF ed è stato per quattro volte Campione Italiano. Il babbo, Santi Nicchi, è stato Campione d’Italia Dilettanti nel 1973. Il titolo vinto avrebbe permesso all’allora pugile di contendersi l’accesso alle qualificazioni olimpiche, sfumato per via di alcune complicazioni mediche. Qualche anno fa si è visto riconoscere l’onorificenza di Stella Bronzo del Coni per aver allenato tanti pugili che hanno ottenuto successi fino alla Nazionale. I figli sono cresciuti con la passione del padre e con il desiderio di ripercorrere un giorno ciò che l’ex Campione Italiano non si è visto riconoscere, e hanno vissuto sin da piccoli la boxe come mezzo di amore e passione trasportato da un forte legame familiare. La Palestra Nicchi nasce ufficialmente il 9 settembre 1995 dopo che il padre, insieme ad un’altra leggenda del pugilato italiano Patrizio Oliva, si guadagna il brevetto da insegnante.
Oggi ci sono tantissime persone che si avvicinano a questo sport, infatti all’interno della palestra abbiamo molti amatori che frequentano tutti i giorni e la sera hanno la possibilità di lavorare a stretto contatto con i pugili dilettanti.” Continua Aldo.
Ne contiamo almeno dieci nella Boxe Nicchi, in cui spicca Davide Brito che a Gorizia nel mese di giugno ha conquistato il Guanto D’Oro, premio che ha consentito al pugile di entrare sotto i riflettori della Nazionale! Potrete conoscere Brito insieme agli altri pugili della Boxe Nicchi nell’evento del 4 luglio (guardatevi la nostra rubrica Flashati per tutte le info).
Ma cos’è oggi la Boxe? “La Boxe è probabilmente uno dei pochi sport in cui si insegnano e si trasmettono i veri valori e richiama le persone al contatto di umanità e non di immagine. È uno sport che tira fuori tante di quelle emozioni che difficilmente si riescono a descrivere: salire sul ring dopo un percorso di preparazione alla gara, che comprende anche l’ansia e la fatica per l’avvicendamento ad essa, è uno di quegli eventi che ti coinvolge totalmente a livello emotivo. Alzare le mani al cielo è particolare: è il riscatto del sacrificio, una storia che si concretizza. Quello che si deve leggere fra le righe, quando pratichiamo questo sport, sono le emozioni che scatena in tutto ciò che facciamo.” Spiega Aldo.

Una disciplina che parte dalle basi del maestro: “Il maestro è la figura fondamentale: le sue parole sono legge. Quando si lavora con i bambini ci focalizziamo in delle regole fondamentali da seguire: i bambini non si toccano, i bambini si allenano, giocano da soli. Quando ci troviamo con loro facciamo rimanere sempre un adulto perché vogliamo che capiscano come ci si comporta, questo è un mondo nobile, facendo respirare ai ragazzi e agli adulti l’aria di sicurezza. Abbiamo circa 120 bambini in Toscana che fanno attività giovanili e vedere questo mondo ricco delle nuove generazioni è un orgoglio per la boxe. Il bambino non fa sport per il risultato, ma perché oltre a divertirsi gioca! Fino a quando noi non capiremo che nella formazione del bambino c’è da considerare il loro punto di vista e non il nostro, non cambieremo mai nulla.
Aldo, come il fratello Adriano, vive da tutta la vita questa nobile disciplina prima da pugile, poi da istruttore: “Pensate che il mio primo regalo sono stati due guanti da boxe e da quel momento non mi sono mai tirato indietro né in campo né fuori. Noi non conosciamo la fatica, quando la passione diventa amore allora inizi a svolgere ogni azione in funzione di essa. Chi ce lo fa fare? L’amore per la boxe appunto! Questo mondo, vissuto anche dal di fuori, è meraviglioso: noi siamo formatori prima di tutto, insegniamo i valori e aiutiamo tante persone che vivono realtà difficili a non percorrere cattive strade; possiamo essere quel riscatto per chi rischia di non avere un futuro, cercando di valorizzare la crescita dei ragazzi. Farli sentire parte del mondo, educandoli e formandoli, questo è il valore aggiunto…
La filosofia giusta viene dal film Karate Kid… Fare Karate bene, non fare Karate bene, fare\non fare non bene… In poche parole quello che fai devi farlo al 100%. In questo sport non esistono le prese in giro: il non fare non è prendere in giro l’insegnante ma se stessi! Il rispetto e l’onesta pagano sempre e sono valori che la boxe insegna.

di RICCARDO BUFFETTI

RICCARDO BUFFETTI

“Ah l’amor che move il sole e l’altre stelle…” Il romanticismo è una delle chiavi della mia scrittura, passione nativa del mio essere. Più avanti si sono aggiunte, ahimè, quelle sportive che ne hanno preso il sopravvento soprattutto su ambito lavorativo. Bilancia ascendente Scorpione di quell’ottobre del ‘93. Scrivo per cercare l’emozione, parlo per raccontarle.

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