Nicole Chini, 15 anni e studentessa, ma anche musicista, produttrice e dj. Vi parlo di una passione che in realtà non ha avuto mai inizio in quanto fin da piccola, come racconta Nicole, le bacchette della batteria sono state come il prolungamento delle sue braccia. Il suo primo incontro con il mondo della musica è avvenuto grazie al padre, anch’egli appassionato musicista e rinomato dj in gioventù.
«Suono uno strumento che ritengo essere il cuore della musica. Grazie a questo strumento capire come entrare nel mondo della musica da discoteca è stato un gioco. La musica deve entrarti dentro. È così che a soli 15 anni posso dire di aver già avuto la possibilità di suonare in alcune discoteche aretine.»
«La musica per me è fonte di sfogo. Ogni volta che una forte emozione mi pervade non riesco a non fare altro che prendere le bacchette e batterle ovunque. Così inizia la musica. Mi crea felicità.»
Il 25 maggio 2019 Nicole è riuscita a trasmettere la propria passione al pubblico della discoteca Dolce Verde di Arezzo. Il genere musicale che la giovane dj propone è quello della così detta “cassa a quattro”, ovvero la Tech House, che Nicole definisce come la musica da discoteca per eccellenza, un genere “di classe”. Si tratta di uno stile musicale poco suonato nelle discoteche dell’aretino che Nicole tenta di rilanciare.
“Questa musica non avrà mai fine.” Spiega il padre di Nicole parlando delle scelte musicali della giovane: “È l’evergreen delle discoteche.”
Si parla di un classico della disco che si forma dalla fusione di due generi musicali differenti: la techno e la house. Il genere che ne deriva è una techno più ammorbidita, con sonorità mutuate dalla corrente deep house. Mantiene comunque una struttura essenziale, con figure ritmiche elaborate e arrangiamenti scarni, puntando nella maggior parte dei casi a una raffinata modellazione dei suoni, ottenuta attraverso sintetizzatori e software. La musica che Nicole suona è scaricata e comprata a Miami, grazie alla collaborazione di alcune case discografiche che producono tali pezzi. Nelle vesti di dj predilige la Tech House ma nelle vesti di quindicenne ama la musica anni ’70 e ’80, con il suo rock fatto di Bruce Springsteen, degli U2, dei Police.
«Ascolto la musica che fa accapponare la pelle e che ha scombussolato il mondo, ascolto quella musica che ha una sua storia da raccontare.»
Nicole si è già esibita due volte al Dolce Verde e regolarmente due volte al mese suona al locale Avant Garde Concept Store di Alessio Verdelli, in Via Madonna del Prato. Un inizio che rende lei simpaticamente orgogliosa e il padre fiero e emozionato.
Il sogno di Nicole è suonare a Miami e far ballare tutti con la sua musica. Per adesso però, le basta suonare. Non può immaginare se stessa senza la musica. Nell’essere Nicole è compresa la musica.
«Non sento la fretta di arrivare. Le porte si aprono, sta a te cogliere le opportunità. Arriveranno.»
Soddisfatta e sicura di sé attende che la vita le offra occasioni. Arezzo sembra essere una realtà fertile per giovani e giovanissimi alla console. C’è chi sogna i cinque cerchi delle olimpiadi, chi vorrebbe scrivere un libro, chi diventare attore, c’è poi chi sogna il camice bianco e chi di pronunciare un’arringa. Nicole sogna una folla che si scatena!
di BEATRICE BORGHINI