Una volta che l’hai visitata, scoperta, capita, studiata, esci e ti fermi un secondo sul cancello a pensare cosa hai dietro le spalle. Hai qualcosa che è nato da una bella idea, si è evoluto, è cresciuto, è diventato un’azienda importante. E pensare che loro lavorano con i robot te la fa ricordare ancora più affascinante, futuristica, proiettata già in avanti come se lì dentro si facessero dei viaggi nel tempo. Il cancello sul quale ci siamo fermati a pensare e a riflettere su tutto questo è quello di Tera Automation, specializzata nell’automazione per il settore dei metalli preziosi.
Il loro pianeta orbita intorno ad ingegno e dedizione, gli ingranaggi di un meccanismo ormai collaudato che vede l’azienda, nata nel settembre del 2013, in crescita ed espansione. E non può essere il contrario, visto che l’età media dei lavoratori che popolano questo hub è di 35 anni! I giovani sono in ogni reparto: da quello commerciale, all’ufficio tecnico – a capo del quale c’è un ingegnere donna – così come in produzione, negli acquisti e nel magazzino. Giovani e donne. Un binomio che è stato il caso a portare in Tera o meglio le capacità di ogni singolo individuo, come ci ha spiegato Luca Fiorini, fondatore e CEO dell’azienda.
“Le nostre selezioni non sono facili da affrontare, non prendiamo il primo che capita. Durante i colloqui abbiamo notato un effetto molto particolare che si è accentuato negli ultimi anni; troviamo alcuni giovani che sono delle vere eccellenze, il top, ma di contro, ci sono davvero tanti di loro con delle conoscenze davvero minime che non sanno rispondere a domande basilari. Quando mi sono diplomato io, in giro c’era una buona media, oggi sembra che nel mondo del lavoro sia accaduto ciò che è successo nel settore economico: è scomparsa la classe media e le differenze tra chi sta in alto e chi sta in basso si sono molto accentuate.”
E così si è formato il team di giovani di Tera per cui Luca ha studiato un percorso di crescita importante che inizia dallo stage e dopo corsi, approfondimento e studio, si concretizza
in un’assunzione, come ci racconta: “Sfrutto i vantaggi economici per far fare ai nostri ragazzi ogni tipo di corso possibile, sia quelli che mi propongono loro che quelli che ho in mente io. La loro formazione è essenziale e si svolge sia all’interno (quindi puntando a far comprendere i punti chiave dell’azienda, i meccanismi di produzione, gli scopi e le prospettive), sia all’esterno con ulteriori corsi che servono a dare ai dipendenti una visione a 360° di quello che può essere il nostro lavoro. Solo così possono capire quello che c’è fuori e non assumere i vizi dell’azienda. Anzi riescono a capirli e a superarli permettendoci di crescere sempre più. Sì, perché in Tera le risorse umane fanno la differenza, qui l’inventiva delle persone è importante.”
Ma anche la “vecchia guardia” dell’azienda svolge un ruolo fondamentale all’interno del team. La contaminazione tra “vecchi” e giovani, i diversi punti di vista, hanno permesso ai primi di essere pronti ad aggredire i progetti e le linee produttive, punzecchiati da tanta vivacità, rigenerati da questa nuova linfa; mentre ai secondi sono serviti ad imparare, acquisire nuove capacità e come ci dice Luca: “a perdere il “nerd” che è in loro una volta usciti dall’università. All’inizio si perdono in delle banalità, tralasciando i problemi importanti, ma dopo un po’ di tempo passato in azienda, tra la praticità del lavoro, capiscono subito come funziona.”
Ma quale è l’identikit di colui che può lavorare in Tera?
Al momento le figure ricercate sono tecnici orientati alla meccanica con una buona conoscenza delle
macchine sia tradizionali che a controllo numerico. Questo perché, come ci spiega Luca, Tera sta sviluppando un reparto per la realizzazione di componenti di meccanica ad altissima precisione. Così come sono importanti candidature nel settore elettrico e della programmazione di robot o computer, con un diploma di perito e una laurea in ingegneria, con particolare interesse al settore dell’automazione.
“Cerchiamo persone propositive, in grado di pensare fuori dagli schemi. Questa è una caratteristica che sicuramente in Tera può trovare sfogo.” Ci ha spiegato Luca che ha continuato: “Inoltre stiamo lavorando sull’Intelligenza Artificiale per sviluppare un nostro modulo di AI ed equipaggiarvi i nostri robot. Quindi siamo alla ricerca di persone interessate ad approfondire anche questo aspetto.”
Tera ha già sviluppato – in collaborazione con il Sant’Anna di Pisa e tramite un finanziamento della Regione Toscana – un progetto di Machine Learning applicato al mondo delle macchine per il settore industriale, in cui un robot seleziona componenti elettronici non in funzione di un software, ma di un apprendimento. Sta già funzionando molto bene, ma la sfida è quella di renderlo ancora più fruibile.
“Lavoriamo anche su programmi vocali come Alexa – per intenderci – però ovviamente legati alle macchine. In particolare, stiamo studiando i comandi di diagnostica e dovremo uscire a breve con un nuovo prodotto.” Ci ha spiegato Luca.
Il cancello che si chiude alle nostre spalle ci ha aperto la porta di una realtà effervescente, un movimento di idee, novità, dove guardare al futuro e alla tecnologia. Progettisti, ideatori o semplici sognatori fatevi avanti, questo è il posto giusto per voi!
di MELISSA FRULLONI
Vegetariana militante. Animalista convinta.
Femminista in prova. Cresciuta con il poster di Jim Morrison appeso alla parete.
Romanticamente (troppo) sensibile e amante della musica vintage.
Una laurea in giornalismo, un cane, mille idee e (a giorni alterni) la sensazione di poter fare qualsiasi cosa…