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 Un porto sicuro

Il progetto Tra Famiglie per la genitorialità e non solo...

Valentina Baglioni è un’ostetrica, e insieme ad altri professionisti del settore materno infantile, da qualche anno ha dato vita a qualcosa che ci sta particolarmente a cuore. Quando la contattiamo per l’intervista, ci ringrazia con affetto e calore, ma siamo noi della redazione ad esserle grati per la possibilità di dare visibilità a qualcosa di cui si dovrebbe parlare di più.
Tra Famiglie è un progetto che si è evoluto negli anni,” racconta Valentina. “Io ho sempre portato avanti la libera professione e abbiamo avuto tante forme, ma dal Covid in poi ci siamo riunite io, Elena Urso che è puericultrice e consulente del sonno, e Giuseppina Carboni, psicopedagogista. Insieme abbiamo deciso di dare una nuova forma a questo progetto di sensibilizzazione, cercando persone affini, con un’idea della genitorialità fuori dagli idealismi.
Di questo infatti si tratta: aiutare le famiglie su temi troppo spesso sottovalutati.
Avevamo una voglia che ci accomunava, che era di dare un supporto pratico, ma anche di trasmettere un tipo di cultura. Questo è un altro aspetto importante a cui puntiamo: che gli argomenti della genitorialità smettano di essere “settoriali”. Sono temi visti ancora quasi come di nicchia e finché sarà così non potrà esserci un cambiamento consistente. Non capiremo a fondo la complessità – bellissimo essere genitori, ma sì veramente molto complesso – che c’è alla base. La genitorialità non riguarda solamente chi è incinta o chi fa parte del nucleo in cui arriva un neonato. Riguarda tutta la società. Per questo cerchiamo di tenere eventi non solo nella nostra sede a San Leo, ma anche all’infuori, in contesti più sociali come parchi o bar.

Tra Famiglie è un gruppo gratuito e autogestito, che principalmente funziona attraverso un vero e proprio gruppo WhatsApp. Lì le tre amministratrici condividono le diverse possibilità di incontro che vengono organizzate, e sono tante: almeno tre eventi a settimana, la maggior parte a contributo libero. “Libero e consapevole”, specifica Valentina con il sorriso nella voce, “chiediamo un sostegno soltanto quando viene un personaggio più conosciuto, per esempio come è successo quando abbiamo organizzato degli incontri con il pediatra Gherardo Rapisardi. In quel caso non superiamo mai i 15, 20 euro. Tramite un sondaggio nel gruppo si decide se venire da soli o con altri, in coppia o con chiunque si voglia, e il sondaggio vale come iscrizione. Quei soldi ci consentono di mantenere le spese del posto dove teniamo gli incontri, che ha il vantaggio di essere davvero bello e comodo, soprattutto per l’accessibilità: può accogliere donne in attesa, famiglie, passeggini e ovviamente questo per noi è molto importante. Se poi avanza qualcosa, tolto l’affitto e il mantenimento del luogo, facciamo delle donazioni ad associazioni o realtà affini alle nostre idee, come Pangea o Emergency.
Con ospiti e professionisti, Tra Famiglie si occupa di divulgazione su diversi temi, dai grandi classici come svezzamento e linguaggio, passando per lo sviluppo delle emozioni e il rapporto con gli animali di famiglia. Ma fa anche molto di più, con tavole rotonde, letture per bambini e iniziative che mirano proprio a portare un aiuto concreto: “Da sempre è attivo il Mamma aiuta mamma, che è il gruppo di sostegno alla maternità, tutti i lunedì dalle 11 alle 12.30; e ora ripartiranno anche le passeggiate, una volta alla settimana. Nel territorio abbiamo ora attivato un “mum and baby pit stop” presso il bar Da Quelle Citte: sono cioè posti dove poter cambiare i neonati in modo gratuito, ma grazie alla collaborazione con il locale è anche e soprattutto un modo di regalare una pausa alla mamma, con un bicchiere d’acqua e un caffè offerto da noi. Perché per noi la donna è sempre al primo posto.
Il gruppo WhatsApp è aperto a tutti: per accedere è sufficiente il link, spiega infine Valentina. “È uno spazio molto libero Tra Famiglie, e ci nutriamo delle idee che ci arrivano dai genitori stessi, anche come professioniste: nel rispetto della fisiologia e del neonato cerchiamo di personalizzare incontri e consigli, non solo nell’ottica del gruppo, ma per poter realizzare un sostegno personalizzato a ciascuno. Il nostro respiro è molto ampio: non portiamo avanti un tipo di ideale, quello a cui miriamo è creare un porto sicuro a cui possano approdare tutte le persone che abbiano il desiderio e il bisogno di parlare di genitorialità.
E assicura: “Non ci fermiamo qui!”

di VIVIANA RIZZETTO

IG: @vale_ostetrica_ibclc
@_elenaurso_
valentinabaglioni.it
elenaurso.it

Viviana Rizzetto
VIVIANA RIZZETTO

La valigia è diventata fondamentale da quand’ero bambina, così la mente l’ha seguita. Teinomane, nictofila, multitasker; un po’ nerd. La laurea in lettere l’ho presa perché credo che la letteratura e la scrittura siano le cose più fighe che l’umanità abbia inventato.

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