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Un trattamento… coi baffi

Tutte le news e i progetti de Il Barbiere di Sicilia; abbiamo incontrato di nuovo Roberto Infantino per parlare della sua professione e dei suoi saloni

Negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom, andato oltre la moda del momento, che ha trasformato la cura della barba in pura espressione di uno status, attribuendogli un significato talmente rilevante come non accadeva dagli anni ‘70.

Ho incontrato Roberto Infantino, titolare de Il Barbiere di Sicilia, una vecchia conoscenza degli affezionati lettori di WEARE. Sono stato accolto da Roberto come un ospite e dopo una lunga chiacchierata sulla sua passione e la sua filosofia di lavoro ho avuto il piacere di godermi un momento di assoluto benessere sotto spazzola e forbici di una delle sue collaboratrici, come ama definirle invece che dipendenti, “perché siamo una squadra, un gruppo unito”, ci ha detto.

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Alcuni anni fa abbiamo avuto modo di parlare della tua professione e per questo partirei da una domanda che di norma si riserva per la chiusura dell’intervista: Ci sono novità?
«Dall’ultima intervista su WEARE sono cambiate un bel po’ di cose… Ho aperto un altro salone, sempre ad Arezzo, con la convinzione di intraprendere un percorso di crescita per il mio mestiere. Mi piace rinnovarmi e non rimanere fermo nel profilo del comune barbiere, quindi nel 2019 ho rilevato questo locale e aperto il secondo salone con l’idea di poter affidare uno dei due ai miei collaboratori. Nonostante le grandi difficoltà dovute alla pandemia sono riuscito a trasformare un momento di crisi in un’opportunità.»
Qui non ci sono solo barbieri, ma anche barbiere…
«Esatto, ho voluto inserire nel mio staff delle figure femminili, nonostante questo sia un lavoro che conserva il cliché di “mestiere da uomo”. Invece, ci sono tante ragazze volenterose e talentuose che vogliono imparare questa arte. Per me è una gioia poter insegnare alle giovani generazioni. Altra novità di crescita dell’attività è stata senza dubbio la nostra app, dalla quale si può prenotare il salone nel quale si desidera andare e scegliere tra i diversi servizi che si vogliono eseguire (completi di descrizione, prezzi e promozioni).»

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Anni fa ci hai raccontato che un giorno avresti voluto tramandare questa arte ai tuoi figli. Com’è andata?
«Penso sia il sogno di ogni artigiano. La cosa più importante però è quella di farli studiare e ricevere l’istruzione che io non ho avuto. Poi, se loro vorranno, sono pronto a insegnargli questa arte consapevole del fatto che, molto probabilmente, sarebbero per me gli allievi più difficili e io sarei per loro l’insegnante più severo! Mi piacerebbe comunque aprire una scuola per barbieri e barbiere proprio all’interno del mio negozio e aprire altri saloni in zona e anche fuori regione.»
Ormai svelaci il segreto per una barba perfetta!
«È importantissimo curarla anche a casa utilizzando prodotti adatti alla propria pelle; su questo facciamo sempre consulenza ai nostri ospiti.»

di CARLO MARTINO

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CARLO MARTINO
CARLO MARTINO

Classe 1992, nato a Cori, un paesino che nessuno conosce. Sono laureato in Storia dell’arte e proprio a Firenze, città “culla del Rinascimento”, decisi di specializzarmi in arte contemporanea. Mai nessuna scelta fu così tanto azzeccata. Sono presidente di un’associazione culturale no profit con la quale organizziamo eventi e mostre d’arte contemporanea. Nutro una passione nell’origliare i commenti delle persone relativi alle opere d’arte allestite nei musei. Oltre a questo amo i libri, il rock, lo sport, l’improvvisazione teatrale. Mi piace molto anche il whiskey (se bourbon meglio).

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