Era il 1949 quando Guerriero Peruzzi, detto “Il Guerra”, decise di aprire uno dei primi bar nella zona centrale di Arezzo, pronto ad accogliere, non solo la sua fami- glia dentro le mura del suo locale, ma i capisaldi dello sport italiano, come Coppi e le generazioni aretine dagli anni ’50. Così, un nonno, mette le fondamenta per quella che sarà una delle pizzerie storiche della nostra città, gestita oggi da colei che da bimba si addormentava dietro al bancone nel seguire i suoi genitori, Roberta. Da nipote orgogliosa ci spiega come la città conoscesse suo nonno e come gli fosse affezionata, grazie anche alle partite, corse ciclistiche, o incontri di box che si guarda- vano sulla televisione del bar (ancora posizionata nello stesso punto di allora).
“Quando mio nonno ha iniziato ad aggravarsi sono subentrati i miei genitori ed è stato da mio babbo che è partita l’idea della pizzeria”. E così grazie all’idea di due giovani inizia l’avventura della pizzeria, che dal 1972 ad oggi, continua a resistere a tutte le intemperie.”
Roberta parla con passione, amore e devozione del suo lavoro, e di quanto impegno la sua famiglia abbia messo per costruire tutto ciò. “Quando ero piccola, il mio nonno mi metteva sul bancone e mi diceva: “Mi raccomando Robi, questo è il tuo!” E questa cosa me la ricorderò sempre, sono quelle cose che ti rimangono. Il nome della pizzeria è La Galleria, ma ho voluto, con il cambio dell’insegna mettere La Galleria dal Guerra in segno di riconoscenza nei confronti di mio nonno e della mia famiglia che si è sempre dedicata a questo locale.” Purtroppo con Roberta parliamo anche del problema Covid (ormai è diventato un argomento che nelle conversazioni non può mancare, purtroppo!) e di come siano riusciti ad andare avanti: in questo caso l’aiuto è venuto dal “futuro”, ovvero dal figlio.
Armati di due auto hanno iniziato con le consegne a domicilio, e sempre grazie a lui è iniziato l’approccio con il mondo social e le piattaforme di consegne, ottime anche come portale di immagine. Quello che fanno, è provare, tentare, e rinfrescare il loro status e la loro visibilità, ricevendo un riscontro positivo da parte della città, che ancora una volta si dimostra fedele al Guerra.
Ed è proprio questa fedeltà e questa riconoscenza nei confronti della storica pizzeria aretina, che ha fatto vincere a Roberta e al suo staff il contest Alò Fud. Parte tutto dalla semplicità e simpatia della padrona di casa che si è iscritta al contest per pura casualità e per puro gioco. Tra un like e l’altro, si è ritrovata iscritta alla gara: “Di mia spontanea volontà non lo avrei mai fatto. Non sono una persona che cerca questo tipo di visibilità, però sono molto curiosa e una volta capito il meccanismo del contest, mi sono detta, è un gioco, giochiamo!”
Sempre con la complicità del figlio, Roberta cerca di capire cosa deve fare e le regole. Per i suoi clienti, durante il periodo della gara, aveva fatto dei biglietti, interamente studiati e fatti da lei, per farsi sostenere. Ovviamente questa vittoria l’ha resa ancora più fiera e felice del suo operato: “Se abbiamo vinto è sicuramente grazie a mio figlio che mi ha aiutata nella gestione ed ai suoi amici che ci sono stati vicini sostenendoci, e sicuramente ai clienti che non ci hanno mai abbandonato. Mi piace pensare che quando vengono qui si sentano a casa, e che apprezzino la serietà che mettiamo sul lavoro, accompagnata sempre dal sorriso.”
Abbiamo parlato di futuro e ironicamente le abbiamo chiesto se dopo tutte queste novità, e vittorie, volesse conquistare il mondo, e lei, con semplicità ci ha detto: “No, il mondo no, non mi interessa. Molte volte con mio marito e mio figlio abbiamo pensato di aprire all’estero, ed occasioni del genere sono capi- tate anche a mio padre, ma io non ho mai voluto. Questa è un’attività che richiede tanto impegno e credo che sia essenzia- le curarla in ogni dettaglio, stando attenta a tutto; gestire altri locali senza essere presente mi farebbe paura. Credo di essere un punto di riferimento per il mio staff ed essere sempre qui è essenziale per la buona riuscita del locale.”
Il motore di tutto, come spesso accade è l’amore e la passione di Roberta e della sua famiglia; due ingredienti fondamentali che hanno reso Il Guerra un locale storico e un’eredità importante per tutta la nostra città.
di CHEYENNE MARIOTTI
Tel. 0575 24784
FB: Pizzeria La Galleria “Dal Guerra”
IG: @pizzeria.lagalleria.arezzo