La popolarità delle arti visive nelle ultime decadi è cresciuta esponenzialmente, andando ad abbracciare una platea di estimatori sempre maggiore. Tra i nuovi talenti che possiamo incrociare per le strade della nostra città, vi è Selene Crezzini, pittrice, illustratrice e concept artist.
Come ti sei avvicinata a questo mondo e quale percorso hai seguito?
«Disegno sin da quando ho memoria, quindi non c’è stato un momento preciso che riesco ad inquadrare come inizio, ma pensandoci bene, l’unica testimonianza a riguardo è quella dei miei genitori che ricordano un certo disegno raffigurante un angelo. La mia passione per il disegno è sempre stata evidente e difatti, alla fine delle scuole medie, venni indirizzata al liceo artistico: da questo momento iniziai ad imparare seriamente l’arte pittorica, par- tendo dal corretto uso della matita e continuando poi ad apprendere le altre tecniche. Successivamente decisi di approfondire ancora di più le mie conoscenze frequentando l’Accademia delle Belle Arti, venendo così a contatto con l’arte contemporanea e con l’utilizzo delle tecniche digitali: grazie a queste ultime, decisi di specializzarmi in concept art per essere più vicina al mondo cinematografico e dei videogame.»
Oltre che una passione ed un lavoro, l’arte rappresenta qualcos’altro per te?
«È sicuramente il principale mezzo con cui esprimo il mio stato d’animo e spero sempre che possa far sentire meno soli coloro che la guardano e vi si rispecchiano.»
Che tipo di stile utilizzi? Ti ispiri a qualcuno in particolare?
«Per il modo in cui utilizzo i colori ed i contrasti, qualcuno mi ha affettuosamente definita un po’ “dark”. Il mio stile è fortemente ispirato dai lavori di artisti come Caravaggio, Bosch, Nicola Samorì, Allen Williams e Miles Johnston. Nelle mie opere applico elementi surreali e fantastici ad un realismo figurativo, poiché ritengo così di riuscire a dare maggiore consistenza alle emozioni che voglio rappresentare e trasmettere.»
Parlaci di alcuni dei tuoi lavori passati e presenti.
«Se passate dalle parti di San Francisco, c’è un mio quadro esposto alla Modern Eden Gallery: mi contattarono poco più di un anno fa dicendo di apprezzare i miei lavori e chiedendomi di inviargli un’opera da poter esporre assieme ad altre che hanno più o meno il mio stesso stile. Inutile dire che accettai, e nonostante i problemi di tra- sporto derivanti dal periodo dei famosi incendi in America, l’opera alla fine arrivò a destinazione.
Ho collaborato anche come curatrice degli ambienti e di alcune illustrazioni di un gioco per PC, Mean Gears, realizzato durante il mio master di concept art alla BigRock. Attualmente sto lavorando per un’azienda europea, realizzando ritratti digitali, ma siamo solamente all’inzio della collaborazione, quindi non mi voglio sbilanciare troppo su questo. La maggior parte dei miei lavori passati e presenti possono essere comunque visti da chiunque sui miei social.»
Con i tuoi ultimi lavori si vede un forte passaggio al digitale.
«In realtà continuo a portare avanti la pittura ed il disegno, però sicuramente i programmi 3D sono molto apprezzati negli ambienti lavorativi in cui mi affaccio, quindi devo dedicargli il tempo che meritano. Anche se disegno digitalmente cose differenti rispetto a quelle ad olio, esse restano comunque delle mie espressioni, proprio come le altre; alla fine Giger di Alien era un pittore divenuto poi concept artist per il cinema (figura nata al tempo).»
I tuoi obbiettivi per il futuro?
«Innanzitutto vivere di questo lavoro (ride), perché il mio, come tutti i lavori da freelance, è soggetto ad alti e bassi. Sicuramente come avevo già accennato, mi piacerebbe entrare nell’ambito dell’industria cinematografica o quella videoludica, affiliandomi ad aziende operanti in questi settori, presenti maggiormente all’estero ed in piccola parte anche qui in Italia.»

IG: @aeselics

di LORENZO STIATTI